ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Fermo, centro quasi allo stremo: circondati dai cantieri tra polveri e rumori. E mancano parcheggi

Alle opere pubbliche si sommano le impalcature private della ricostruzione post terremoto che stanno partendo tutte in contemporanea. Lavori necessari che creano disagi ai residenti ma soprattutto al commercio

Gru e impalcature nel centro di Fermo (foto Zepilli)

Gru e impalcature nel centro di Fermo (foto Zeppilli)

Fermo, 22 settembre 2024 – La bellezza di una città sta nel suo centro storico, nel luogo in cui si respira il passato, quasi si sentono le voci e i rumori di un tempo che non c’è più. È bella la città di Fermo nel suo cuore antico ma soffre, soffre di serrande che si abbassano, di cantieri infiniti, di una mobilità scomoda, di parcheggi che non bastano mai. Il cantiere dei cantieri è quello dell’ex mercato coperto, una lunga storia di polvere e rumori che dovrebbe essere ormai al capolinea ma che ha messo a dura prova residenti e commercianti, tagliando via circa metà dei posti auto di largo Carducci.

I fermani, si sa, amano poco camminare, Fermo peraltro è una faticosa città in salita, se c’è la possibilità di lasciare l’auto di fronte al negozio si va altrimenti meglio un centro commerciale o l’acquisto on line. Il risultato è che molte delle vetrine si stanno spegnendo, chi ci prova soffre e quando finisce la stagione estiva cominciano le difficoltà. L’altro cantiere difficilissimo è quello legato al rifacimento del tetto del liceo classico, che tiene sotto scacco via Perpenti e i vicoli intorno, che porta via dal centro anche gli studenti del liceo che prima si vedevano nei negozi del corso e di piazza.

Pochi, pochissimi i parcheggi e tutti a disco orario sotto la piazza, poche le possibilità anche per gli stessi residenti, nessuna per i commercianti che lasciano le auto a chilometri per andare a lavorare. C’è chi suggerisce di attivare servizi di trasporto gratuito dalle zone più periferiche fino al centro, magari sul percorso del trenino, perché il centro non sembri sempre così lontano. E poi stanno arrivando le impalcature dei palazzi privati per i quali sono arrivati i fondi del sisma, dopo otto anni di attesa dal grande terremoto. Il più difficile è quello che riguarda il palazzo di via Recanati, Palazzo Bernetti, sono costrette al trasloco tutte le attività legate all’edificio, tra cui l’unico supermercato che c’era in centro e che garantiva, soprattutto agli anziani, la spesa comprensiva di detersivi e materiali vari. L’assessore al commercio Torresi cerca da mesi soluzioni alternative per far andare avanti provvisoriamente, per i prossimi due anni, le attività coinvolte, per ora si chiude e si spera. I commercianti sperano in una stagione invernale che possa essere vitale e coinvolgente ma per tutto il centro, non solo la piazza, tenendo conto anche di Piazzale Azzolino e di corso Cefalonia.