E arrivò anche il tempo di mettere la parola ‘fine’, un lieto fine, all’annosa vicenda del centro commerciale ‘il Castagno’ (nella zona Brancadoro a Casette d’Ete) e alleggerire di un grosso peso operatori commerciali e artigiani che non c’entravano nulla con contenziosi, ricorsi e controricorsi, e che in questi anni, non hanno mai smesso di lavorare e tenere aperte le loro attività. Si chiude il ‘caso Castagno’ (iniziato tra il 2008 e 2009) con il rilascio dell’autorizzazione per la ‘grande struttura di vendita’ e si apre la strada a ogni altra opportunità di nuovi insediamenti negli spazi disponibili all’interno dell’outlet village. Il Suap del Comune, visto l’esito della Conferenza di Servizi svoltasi con Provincia, Regione e altri enti, ha rilasciato la tanto attesa autorizzazione. Un passaggio di fondamentale importanza perché va a sanare quel ‘vuoto’ normativo che si era creato nel momento in cui il Tar, nel maggio del 2011, aveva annullato le tre licenze ‘madri’ del centro commerciale in quanto rilasciate a una struttura di vendita ritenuta ‘media’ ma che tale non era secondo quanto sentenziato dal Tar. Ora, il sindaco Alessio Pignotti e il comandante della polizia locale, Stefano Tofoni, hanno incontrato i proprietari delle attività produttive che insistono nell’outlet village, per spiegare loro la nuova situazione e gli eventuali adempimenti da assolvere.
"Si conclude in questo modo – spiega il sindaco – l’annoso iter che si era reso necessario per regolarizzare la struttura (dal punto di vista urbanistico e commerciale, ndr) nel rispetto dell’accordo transattivo tra Comune, Gruppo Tod’s e società Il Castagno".
Un accordo che prevedeva, a questo punto, un ultimo passaggio: la corresponsione di un milione di euro da parte della proprietà del Castagno (intesa solo come Alici Biondi, e non gli altri sei proprietari di spazi del centro commerciale). E il Comune ha già inviato la relativa nota alla proprietà chiedendo l’adempimento di questa ultima parte dell’accordo: un milione di euro da destinare ad attività legate al sociale. Una cifra importante che, sempre secondo l’accordo, sarà incassata dal Comune a rate, al ritmo di 50mila euro annui. Per gli artigiani e commercianti, rimasti al loro posto mentre volavano le carte bollate, è importante che questa storia sia conclusa, che il Castagno non sia più bollato come centro della discordia, ma che finalmente se ne parli in maniera solo costruttivo. Si apre la strada alla rinascita e all’apertura di nuove attività.
Marisa Colibazzi