REDAZIONE FERMO

"Casina delle Rose, l’asta è un vero pasticcio"

Sulla vendita dell’immobile al GIrfalco interviene anche la Lega. Sono arrivate offerte da due imprenditori, ma la procedura è bloccata

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Quale sarà il destino dell’ex Casina delle Rose? E soprattutto con quali tempi si definirà la questione? Tutto è sospeso in attesa della nuova perizia sull’immobile che è in fase di definizione da parte dell’Agenzia delle entrate. I due imprenditori che hanno avanzato interesse all’acquisto restano in stand by, se la valutazione dovesse essere superiore ai due milioni scarsi di base d’asta stabiliti dagli uffici comunali sarebbe tutto da rifare, nuovo bando e nuova attesa. Nel frattempo l’ex hotel continua il suo lento degrado, il pericolo è che si resti con una vuota cattedrale che nessuno riuscirà più a recuperare.

La Lega Fermo torna sulla questione e parla di pasticcio: "Bisogna tornare a parlarne, visto il pasticcio dell’amministrazione Calcinaro che è riuscita a chiudere l’asta di vendita del bene immobile senza conoscerne il reale valore". I consiglieri comunali Lorenzo Giacobbi, Gianluca Tulli e Luciano Romanella spiegano che l’Agenzia delle Entrate dovrà valutare attentamente tenendo conto, oltre al valore materiale dell’immobile, anche di quello storico, identitario e culturale della Casina delle Rose, situata in posizione strategica: "Ma non basta. È necessario ripensare in toto l’operazione per garantire che resti nella disponibilità di tutti i fermani un pezzo della loro storia. La vendita andava sospesa visto che non c’è chiarezza su troppi aspetti di cui il Consiglio Comunale stesso è stato tenuto all’oscuro –. proseguono i consiglieri –. È inaccettabile e irrispettoso dei rappresentanti eletti dai Fermani, che chi amministra un capoluogo di Provincia si limiti ad un post sui social".

Di ieri la dichiarazione del sindaco Calcinaro secondo il quale altra destinazione per quel palazzo che non sia quella ricettiva non è possibile. "Il primo cittadino – concludono – sa di dire il falso: in particolari condizioni l’acquirente può richiedere il cambio di destinazione d’uso. Recenti sentenze di Cassazione si sono espresse in maniera chiara in merito. Ad esempio il proprietario di un’attività turistico-ricettiva, che si dimostra non redditizia, può chiedere ed ottenere il cambio di destinazione d’uso in categoria residenziale. Cosa succederebbe quindi se la Casina delle Rose diventasse un giorno una casa privata o un residence?".