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Caldo record, Mela rosa in affanno: "Raccolto più che dimezzato"

Grido dall’allarme dalla Cia e dall’agricoltore Acciarri, soffre uno dei prodotti simbolo dei monti Sibillini "Il freddo invernale ormai non esiste più, bisogna trovare nuove tecniche di coltivazione".

Paolo Acciarri, titolare dell’omonima azienda di produzione e commercializzazione di frutta insieme al fratello Marco

Paolo Acciarri, titolare dell’omonima azienda di produzione e commercializzazione di frutta insieme al fratello Marco

Mela rosa dei Monti Sibillini, produzione in calo del 40% a causa del clima. A sostenerlo è la Cia Agricoltori Ascoli, Fermo e Macerata, che prosegue affermando che le "condizioni climatiche hanno compromesso il raccolto, anche se la qualità del prodotto resta eccellente".

Tra gli imprenditori agricoli, c’è quella di Paolo Acciarri, titolare dell’omonima azienda di produzione e commercializzazione di frutta insieme al fratello Marco, situata ad Ortezzano, composta da 90 ettari di terreno. Acciarri è uno dei coltivatori che ha creduto nel reimpianto di mela rosa dei Sibillini e come tutti, quest’anno fa i conti con il calo di produzione: "Per noi la diminuzione è nettamente superiore al 40%. Basta pensare che su due ettari di impianto, la produzione dello scorso anno è stata di 200 quintali. Quest’anno non arriviamo a 50".

Acciarri, lei è tra i più grandi coltivatori d’Italia di Kiwi che produce e commercializza in Italia e all’estero insieme ad altri tipi di frutta. Quanto incide il bilancio negativo della produzione di mela rosa?

"Un anno come questo, costituisce una perdita notevole perché le spese di investimento per coltivare due ettari di frutteto sono le stesse, sia che esso produca o che non produca. Il calo di produzione del meleto non è dato dal mancato investimento, ma dal clima sfavorevole. Pertanto sono state sostenute tutte le spese necessarie, come concimazioni, trattamenti, irrigazione, potatura, assicurazione e tutto ciò che è ammortamento aziendale, a fronte di un raccolto che non copre neanche i costi di produzione, e dei rincari generali che si sommano in azienda"

Ha realizzato l’impianto di Mela Rosa dei Sibillini, sette anni fa. Perché ha scelto di investire in questa varietà di nicchia?

"Appunto perché è di nicchia e identifica la storia del nostro territorio. Oltre ovviamente ad essere custode di tante proprietà benefiche".

Resta indiscussa la qualità?

"Assolutamente si. La nostra azienda produce nel pieno rispetto di standard stabiliti da protocolli, pertanto non è in discussione la qualità del prodotto, di Mela rosa come di tutto ciò che produciamo".

Chiediamo spesso il suo parere sull’andamento delle produzioni agricole e puntualmente emerge la centralità del cambiamento climatico, che prepotentemente incide sulla qualità e quantità di tutte le coltivazioni. Come difendersi?

"Ormai il clima invernale manca delle ore di freddo e le gelate primaverili sembrano normalità. Le piante risentano di questo squilibrio a seconda del livello vegetativo in cui si trovano. Credo che questo sia un punto fermo da cui ripartire per potenziare le aziende con nuove tecniche di coltivazione"

Paola Pieragostini