REDAZIONE FERMO

Calcinaro guarda al futuro: "E’ stato l’anno dei cantieri. E non ci saranno incompiute"

Il sindaco: "A breve parte il progetto del biodigestore, per la conceria si va bene, a gennaio inauguriamo il piano alto dell’ex mercato coperto. Ci mancano Amedeo Grilli e Pino Alati, hanno amato molto questo città" .

Il sindaco: "A breve parte il progetto del biodigestore, per la conceria si va bene, a gennaio inauguriamo il piano alto dell’ex mercato coperto. Ci mancano Amedeo Grilli e Pino Alati, hanno amato molto questo città" .

Il sindaco: "A breve parte il progetto del biodigestore, per la conceria si va bene, a gennaio inauguriamo il piano alto dell’ex mercato coperto. Ci mancano Amedeo Grilli e Pino Alati, hanno amato molto questo città" .

Avrebbe dovuto essere l’ultima conferenza stampa di fine anno per il sindaco Paolo Calcinaro, c’è la proroga ufficiale per un anno ancora e c’è ancora tempo per altre sfide e cantieri da aprire. In dieci anni, ne è convinto Calcinaro, Fermo è diventata un’altra città, attrattiva, viva, importante: "Io credo che con la struttura che abbiamo, con gli spazi possibili da riempiere, con le condizioni che ci sono quello che abbiamo fatto è stato davvero il massimo". Il 2024 è stato l’anno dei cantieri, lo sottolinea il sindaco che ha attorno la sua giunta quasi al completo, assente giustificato il vice sindaco, nessuna crepa, l’armonia si percepisce: "Non ci sono incompiute in vista, spiega il primo cittadino, 90 milioni di finanziamento procedono, a breve parte il progetto del biodigestore, un passo importante, per l’ex conceria si va bene, a gennaio inauguriamo il piano alto ex mercato coperto, poi riprende il lavoro al primo piano. Intanto si lavora per il recupero dei centri sociali santa Caterina e santa Petronilla, oltre che per 800 mila euro di investimenti su strade comunali, 400 mila già appaltati". Un cenno all’assessore allo sport Scarfini per dire che si lavora molto sugli impianti sportivi, il settore dei lavori pubblici guidato da Ingrid Luciani ha sostenuto un enorme lavoro: "La nostra è diventata una città di cultura riconosciuta e riconoscibile, la mostra in corso del fotografo Steve McKerry ha già conquistato 300 visitatori in più delle precedenti mostre che già erano un record. Fermo è un punto di riferimento per le esposizioni, per il teatro, apriremo a fine anno una mostra sul Rinascimento a Fermo che a gennaio sarà completa e richiamerà di nuovo il grande pubblico".

Importante anche sostenere chi non ce la fa, proprio oggi scade il termine per richiedere il contributo sugli affitti, un fondo finanziato dal comune stesso proprio per non lasciare indietro nessuno: "Che qui si viva bene lo dicono i numeri, al netto della denatalità, il saldo tra chi ha lasciato Fermo e chi qui è venuto a vivere è positivo per quasi mille persone. Vuol dire che siamo attrattivi e penso che tra cinque anni, quando chiuderemo altri cantieri, saremo ancora più riconoscibili". Si lavora ad un nuovo piano antenne, "per stoppare l’aggressività di alcune compagnie telefoniche", mentre le società partecipate si sono confermate stabili e ben governate. A breve si aprono i giochi politici, per le elezioni che comunque ci saranno, nel 2026: "La politica si farà vedere in questi mesi, si capirà impegno chi si pone al servizio per la città e chi cercherà percorsi personali. Noi portiamo i risultati di una città che è cresciuta, in ogni quartiere". A chi gli chiede se non pensa che lo sviluppo enorme di Campiglione finirà per penalizzare il centro storico già in affanno risponde: "Io credo che i lavori in corso in centro pesino sulle difficoltà che si vivono, nel frattempo una buona novità potrà essere la possibilità di parcheggiare gratis ovunque, già dal 1 gennaio, così come l’università che si allargherà tra Fontevecchia e poi l’ex collegio Sacconi, il ritorno del classico in centro già da settembre, i corsi che partiranno all’ex mercato coperto. Anche per il mercato del sabato abbiamo delle idee e presto le metteremo a terra, con possibilità sia per l’estate che per l’inverno. I margini di crescita ci sono, anche in centro".

Qualche rimpianto e le sfide da affrontare, già dopo domani: "Tra i pensieri c’è la Casina delle Rose, spero che potrà partire il suo rifacimento, so che è in mano ad un imprenditore illuminato molto legato a Fermo e non penso che vorrà lasciare quella struttura in stato di abbandono. Da parte nostra partiremo col progetto per il rifacimento del Girfalco e per l’ascensore di collegamento da appaltare. Così come mi piacerebbe appaltare il ponte ciclopedonale tra conceria e Campiglione. Quando il liceo classico tornerà in centro storico sposteremo la Leonardo da Vinci per procedere con la demolizione e la ricostruzione, così da completare il rinnovamento delle scuole medie. E poi metteremo mano all’auditorium San Martino che ci manca da troppo tempo". Un ultimo pensiero a due persone che hanno lasciato Fermo un po’ più sola: "Ci mancano Amedeo Grilli e Pino Alati, hanno amato molto questo città e ne sentiamo molto la perdita".

Angelica Malvatani