
Gionata Calcinari sarà il candidato della coalizione di destra
E’ deciso: Gionata Calcinari ha sciolto le riserve, punta sulla coerenza e domani si presenta come candidato sindaco della coalizione formata da Fd’I, Lega – Team Vannacci, Noi Moderati, Centrodestra per Sem, Unione Civica, Centro per Sem e lista Maurizi. Intanto, dopo gli attacchi e le critiche mossegli in questi giorni dalle anime della sinistra elpidiense, il Pd conferma di voler correre, senza simbolo, a fianco del candidato sindaco Rossano Orsili, in coalizione con Fi (senza simbolo), Base Popolare, Partecipazione Democratica e qualche altra lista civica. Inoltre, appellandosi allo statuto del partito e rispondendo a Renzo Offidani (Sinistra per Sem) "che ben dovrebbe sapere come funziona un partito", il Pd tarpa le ali alle eventuali mire di candidatura a sindaco di Mirco Romanelli (oltre che dei dem scontenti) in altre liste e coalizioni, perché chi del Pd si candida con un’altra lista è fuori. Un’ipoteca non da poco per Romanelli che se intende cedere alle sollecitazioni di Sinistra per Sem, Sinistra Italiana e Avs e candidarsi a sindaco, deve mettere in conto l’espulsione. Il Pd, tuttavia, assicura che "per Romanelli le porte sono sempre aperte", che gode della stima dei dem che gli riconoscono "di aver sempre dimostrato capacità e impegno" anche se la sua candidatura a sindaco è stata superata in quanto "la coalizione che si stava formando ha riconosciuto la necessità di allargare la visione. È stata la coalizione a darci il mandato di confrontarci con altre forze politiche, per delineare un progetto più solido e condiviso". "Ciò non significa che Romanelli sia stato messo da parte. Se vorrà, ci sarà sempre spazio per lui". Ma l’inciso è tranchant: "Questo percorso non riguarda solo una persona, ma il futuro di tutti noi". Circa la scelta di campo del Pd, è stata ragionata a lungo, "con un confronto approfondito con la nostra precedente alleanza e nel Pd, consapevoli della responsabilità di costruire con serietà una proposta credibile per la città, per dare risposte concrete ai problemi del territorio. Se davvero vogliamo guardare al futuro di Sant’Elpidio a Mare, dobbiamo superare le logiche di schieramento e lavorare per un progetto più ampio e inclusivo. Abbiamo fatto una ‘scelta forte’ che va oltre il simbolo di partito, rinunciare al quale non significa rinunciare ai nostri valori ma, al contrario, affermarli con ancora più forza, mettendoli al servizio di un progetto che nasce per il bene della città e non per la semplice affermazione di una sigla". Infine: "Chiediamo ai fautori della ‘vera sinistra’: da che parte state? O si sceglie di costruire con noi un progetto serio per la città o si finisce per spalancare le porte a un’alternativa che va in tutt’altra direzione".
Marisa Colibazzi