Caccia al tesoro ’speciale’. Al parco col metal detector per rispettare l’ambiente

Esercitazione dell’associazione marchigiana dedicata ai bambini: "Si trova di tutto, dalle monete agli oggetti preziosi, fino ai residuati bellici. Ma qui cerchiamo rifiuti".

Caccia al tesoro ’speciale’. Al parco col metal detector per rispettare l’ambiente

Esercitazione dell’associazione marchigiana dedicata ai bambini: "Si trova di tutto, dalle monete agli oggetti preziosi, fino ai residuati bellici. Ma qui cerchiamo rifiuti".

Esercitazione per la pulizia del parco con il metal detector, i bambini si divertono e imparano a mantenere pulite le aree verdi. Al parco di San Paolino di Falerone la ‘caccia al rifiuto’, rivolta ai bambini: ma con uno strumento insolito come il metal detector. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione ‘Sos Metal Detector’ Marche, che per l’occasione ha realizzato una vera e propria esercitazione. L’associazione è nata nel 2020 per volontà di Luciano Diletti e Sonia Pellegrini ed oggi conta 35 membri di cui due residenti nel fermano. Svolgono attività di ricerca con i loro strumenti: "Facciamo ricerche a terra e in mare di oggetti metallici smarriti o ripuliamo aree di pregio naturalistico e storico – spiega Vittorio Sbrega, presidente della Sos Metal Detector Marche –. Veniamo chiamati nelle spiagge e in acqua per recuperare monili: fedi, anelli, catenine oggetti che magari possiedono solo un grande valore sentimentale. Quando riusciamo a ritrovare l’oggetto la felicità di chi ne rientrare in possesso è indescrivibile. Nei parchi si possono trovare gli oggetti più disparati, dal classico tappo di bottiglia, alla moneta antica e persino residuati bellici. Nel caso di oggetti di valore storico o di altra natura consegniamo tutto al comune di pertinenza". I metal detector sono molto sensibili e riescono con il loro suono a dare un immeditato riscontro della presenza degli oggetti; si parte da quelli più comuni da 130 euro, utilizzati anche per le esercitazioni per i bambini; a circa 800 euro per gli strumenti più professionali per i controlli a terra, per quelli in mare si può arrivare anche a 2.000 euro. "In questo 2024 – conclude Sbrega – fino ad oggi abbiamo recuperato 42 oggetti di valore, gli interventi più difficili restano quelli in mare. Qui a Falerone abbiamo organizzato una campagna di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente per i bambini. Abbiamo raccolto molto materiale in larga parte rifiuti, ma anche un pezzo di metallo probabilmente appartenente a qualche strumento di fabbricazione tedesca".

Alessio Carassai