
Claudio Brignocchi
Il futuro della struttura portuale cambia decisamente rotta dopo che il consiglio di stato ha negato alla Società Marina l’annullamento del decreto con cui l’amministrazione ha sancito la decadenza della sua concessione per il mancato pagamento dei canoni. La società ha tempo fino al 14 maggio per sgombrare. Dopo di che scatterà la gestione provvisoria che l’amministrazione comunale sembra intenzionata ad affidare alla partecipata Sgds Multiservizi.
Una decisione contestata dall’opposizione. Manifesta contrarietà anche l’ex sindaco Claudio Brignocchi il quale interviene al dibattito. La sua prima considerazione riguarda la necessità di disporre di un progetto complessivo a cui far riferimento per ogni decisione. Non esclude la possibilità di una riconsiderazione dell’attuale piano regolatore del porto. Secondo lui, ora che non vi è più un concessionario demaniale, si potrebbe valutare una riduzione di alcune volumetrie ritenute non essenziali.
Tuttavia, dice che per poterlo fare non si può prescindere da una chiara volontà politica orientata a sostenere in via prioritaria la funzionalità del porto: "In questo scenario – sono le sue parole – il ruolo del Comune è fondamentale e la creazione di una consulta proposta dall’amministrazione non deve rappresentare la conclusione, bensì uno strumento consultivo di fronte a una progettualità, la cui elaborazione spetta alla stessa amministrazione".
Brignocchi auspica un coinvolgimento attivo dell’intero Consiglio Comunale e delle commissioni consiliari per riportare al centro del dibattito il futuro del porto. Manifesta quindi la contrarietà ad un’amministrazione che si trasformi in impresa gestendo il porto in maniera diretta o tramite una partecipata. Ritiene invece che il Comune debba definire gli obiettivi per il porto e poi affidare la realizzazione degli interventi e la gestione economica a un soggetto selezionato tramite gara pubblica.
Si dice altresì convinto che "un piano regolatore portuale definito ed un bando di gara ben strutturato potrebbero attrarre investitori. L’amministrazione riprenda in mano la progettualità, definisca gli obiettivi, gestisca anche la fase transitoria e bandisca infine una gara per la concessione e le opere infrastrutturali. Solo il Comune, depositario degli interessi della città, può decidere il futuro del porto".
Silvio Sebastiani