Fermo, 9 ottobre 2024 - Faceva parte di una crudele organizzazione che controllava il racket della prostituzione in diverse zone d’Italia, tra cui il Fermano, il Maceratese e il Padovano, e per sfuggire alla cattura si era rifugiato prima in Gran Bretagna, poi in Romania.
Nella serata di ieri, però, per lui sono scattate le manette, a Iasi, nel nord est della Romania, dove le autorità di polizia romene in sinergia con i carabinieri di Fermo hanno effettuato l’arresto grazie all'intensa attività investigativa dei militari del Reparto operativo di Fermo – Nucleo investigativo. Nella rete delle forze dell’ordine è caduto un latitante di nazionalità romena, 40enne, già domiciliato a Lido Tre Archi di Fermo. L’uomo era ricercato perché colpito da ordinanza di misura cautelare di custodia in carcere, emessa dalla Procura generale presso la Corte d' Appello di Ancona, per l’espiazione della pena residua di 4 anni di reclusione per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
I gravi reati, commessi a Macerata e Padova nell'anno 2010, avevano portato alla sua condanna e al mandato di cattura. Visto che l’intensa attività investigativa condotta dai carabinieri del Reparto operativo di Fermo aveva consentito di localizzare l’uomo prima in Gran Bretagna, dove aveva trovato impiego presso una società di trasporti e logistica, e poi in Romania, presso la città della sua attuale compagna, l’autorità giudiziaria ha esteso il provvedimento di cattura in ambito europeo. Il mandato di cattura è stato quindi eseguito con l’arresto del pericoloso criminale rintracciato presso l’abitazione della sua attuale compagna, grazie all'intensa collaborazione tra i carabinieri e le autorità romene, tramite del Servizio per la cooperazione internazionale della Criminalpol.
Questo arresto è frutto di un'attività info-investigativa condotta dai militari del Reparto operativo di Fermo, che hanno saputo lavorare in sinergia con le forze dell'ordine romene ed è l’ennesimo chiaro esempio di come la cooperazione internazionale sia fondamentale nel garantire l’esecuzione delle condanne irrogate. Il latitante, ricercato attivamente dal maggio del 2023, è attualmente a disposizione della Corte d’Appello di Iasi in attesa delle procedure di consegna previste in ambito europeo. Salgono a sette i latitanti localizzati e arrestati all’estero da inizio anno dai carabinieri.