FABIO CASTORI
Cronaca

Fermo, boss della droga finisce in manette

Blitz della polizia a Lido Tre Archi per notificargli la misura della sorveglianza speciale, ma lui scatena il caos

Il blitz della polizia

Il blitz della polizia nell’appartamento della sorella del 25enne tunisino in un palazzo di via Ugo la Malfa

Fermo, 8 novembre 2024 – Si erano appostati da alcuni giorni per notificargli una misura preventiva di sorveglianza speciale, emessa dal giudice di sorveglianza del tribunale di Ancona in quanto ritenuto socialmente pericoloso, ma lui ha fatto di tutto per eludere i poliziotti, finché ieri mattina, non ha potuto evitare che lo rintracciassero nell’abitazione della sorella. Al momento dell’esecuzione del provvedimento, però, ha cercato di scappare e poi, vistosi le vie di fuga sbarrate, ha aggredito gli uomini della questura e si è barricato in casa dando vita ad un lancio di oggetti contro gli agenti.

Alla fine si è arreso ed è stato arrestato. In manette è finito Mehdi Matlouti, un tunisino di 25 anni considerato il personaggio di spicco di una dei clan di nordafricani che dettano legge lungo la costa. Il giovane, domiciliato a Lido Tre Archi, era ricercato dalla polizia per la notifica della sorveglianza speciale, ma per qualche giorno aveva fatto perdere le sue tracce, finché ieri mattina, è stato rintracciato nell’appartamento della sorella, in un palazzo di via Ugo la Malfa. Il tunisino, probabilmente avvisato da qualcuno dell’arrivo degli agenti, ha cercato di fuggire dal ballatoio sul retro ma, nel frattempo, gli uomini della questura avevano preventivamente circondato il palazzo, sbarrando ogni via d’uscita.

Una volta intercettato il 25enne, gli agenti hanno cercato di bloccarlo per notificargli la misura preventiva e lui, di tutta risposta, si è scagliato contro di loro aggredendoli a calci e pugni, poi si è barricato in casa insieme alla sorella minacciando di morte i poliziotti e i loro familiari. Non pago della scorribanda, per evitare che gli agenti si avvicinassero, ha iniziato a lanciare di tutto dalla finestra: vettovaglie, uova e oggetti contundenti. Sul posto, allertato dallo stesso Matlouti, è intervenuto anche il legale del giovane, che insieme ai poliziotti, ha iniziato una lunga trattativa. Alla fine il 25enne si è calmato e si è arreso.

Per lui è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane nordafricano è considerato estremamente pericoloso e, insieme ai suoi sodali, era già finito in manette nell’ottobre 2020 quando i carabinieri della Compagnia di Fermo e quelli del Sio del 14esimo battaglione Calabria, avevano fatto irruzione nel rifugio della banda per arrestarlo in quanto indagato per una serie di rapine e aggressioni.