Un bambino di due anni sarebbe stato operato al testicolo sbagliato dopo la diagnosi di una patologia che gli aveva causato un accumulo di liquidi, l’idrocele. Una malattia frequente nei bambini piccoli ma correggibile con un intervento chirurgico. Il bimbo, originario del Fermano, è stato operato all’ospedale Salesi di Ancona, in Chirurgia Pediatrica, a settembre del 2020, ma invece di trattate il testicolo sinistro i medici avrebbero trattato quello di destra. Uno errore stando ai genitori che hanno denunciato l’equipe facendo finire a processo due chirurghi dell’ospedale materno-infantile di via Corridoni, accusati di lesioni colpose. Imputati un 57enne ascolano e un 48enne di origine campana, difesi dall’avvocato Alessandro Scaloni. Ieri, al tribunale di Ancona, è stata sentita la mamma del minorenne, che oggi ha sei anni. La donna, parte civile insieme al marito con l’avvocato Igor Giostra, ha spiegato davanti al giudice Roberto Evangelisti che visivamente era impossibile non accorgersi che il testicolo malato era quello di sinistra perché molto più gonfio dell’altro. Il bambino, prima dell’operazione, aveva fatto tutti gli accertamenti del caso al Salesi, compreso un ecodoppler e gli esami per sottoporlo all’anestesia.
Stando alle accuse però nella cartella clinica finita in sala operatoria sarebbe stato indicato il testicolo sbagliato da operare. Per l’intervento errato il bambino ha avuto 13 giorni di prognosi. I familiari lo hanno poi portato ad operate al testicolo ritenuto giusto all’ospedale di Pescara. Ad oggi non sono chiare quale conseguenze il bambino potrebbe avere nell’età dello sviluppo, anche sulla sua capacità di procreare. Per la difesa dei medici non ci sarebbe stato nessun errore perché l’idrocele era bilaterale nel bambino, oscillante e altalenante.