Il Comune decide di realizzare un’isola ecologica nell’area verde della zona industriale, ma i titolari delle aziende non essendo stati informati dei fatti, bloccano i lavori e chiedono spiegazioni. Sta accadendo a Rubbianello di Monterubbiano. Qui, nella zona industriale, martedì è stato istallato il cartello cantiere per l’avvio della realizzazione dell’isola nell’area verde, riportante la data di inizio lavori il 9 ottobre. Progetto di cui i titolari delle aziende residenti nella zona industriale (raggiunta ogni giorno da circa 500 dipendenti) non erano a conoscenza. Per tale motivo e ritenendo ingiusto realizzare un’isola ecologica in uno spazio destinato da piano regolatore ad area verde, gran parte dei titolari delle aziende hanno inviato una Pec al Comune, chiedendo la sospensione dell’inizio dei lavori e l’accesso agli atti del procedimento amministrativo che ha portato all’individuazione dell’area verde quale destinazione di isola ecologica. L’amarezza dei residenti per essersi trovati ignari dinanzi alla realizzazione del progetto, non è finita qui. Il Comune, a fronte della Pec, non ha dato nessuna risposta e contrariamente alla richiesta di chiarimenti ricevuta, giovedì pomeriggio gli operai addetti alla realizzazione dell’opera, hanno raggiunto la zona industriale per la recinzione del cantiere. La condizione venutasi a creare ha generato malcontento e agitazione tra i residenti, che non accettano l’evasione d’ascolto dei propri diritti e delle proprie esigenze. Hanno pertanto ottenuto di parlare personalmente con il responsabile di cantiere riuscendo a sospendere i lavori fino all’incontro fissato in Comune per lunedì.
"Venuti a conoscenza solo nella giornata di martedì dell’avvio dei lavori previsto per l’indomani – dicono i firmatari – la sera stessa abbiamo sottoscritto ed inviato la lettera chiedendo la sospensione e l’accesso agli atti del procedimento amministrativo che ha portato all’individuazione dell’area, alla concessione dei lavori e al progetto dell’isola. Nutriamo diverse riserve in merito e vogliono capire cosa ha portato l’Amministrazione a tale scelta e soprattutto conoscere il motivo per il quale l’ente non ha avuto l’accortezza di consultare i portatori di interessi nella zona, dato che la realizzazione di un tale sito di raccolta rifiuti potrebbe risultare molto pregiudizievole per la salute delle centinaia di lavoratori che ogni giorno affluiscono nelle varie aziende, per il decoro della zona e per l’immagine delle aziende stesse".
Paola Pieragostini