Armati e con il volto scoperto, avevano fatto irruzione nella sede di una ditta di autotrasporti di Sant’Elpidio a Mare, avevano preso in ostaggio sei dipendenti, si erano fatti consegnare il denaro ed erano fuggiti. Avevano dovuto, però, però fare i conti con un’apposita task force interprovinciale dei carabinieri di Fermo e Macerata, composta da oltre 30 militari e creata per far fronte all’allarmante fenomeno dei furti e delle rapine. Una task force che aveva subito fatto centro, visto che, con un’operazione lampo, era riuscita a catturare cinque dei sette componenti della banda entrata in azione la notte del 9 maggio 2019, tutti pregiudicati campani di età compresa tra i 47 e i 63 anni. Il sesto uomo, un napoletano di 57 anni, era stato catturato cinque mesi dopo ed è finito alla sbarra per rispondere del reato di rapina in concorso, porto abusivo di armi e lesioni personali. Al termine del processo l’imputato è stato condannato a cinque anni e sei mesi mesi di reclusione. Gli altri componenti sono stati invece oggetto di un procedimento parallelo. I carabinieri, avevano arrestato il 57enne al termine di complesse attività, fatte anche di riscontri sul territorio, estrapolazioni di immagini di videosorveglianza installati lungo il tragitto percorso dai rapinatori, di videocamere di esercizi commerciali, di servizi di osservazione e pedinamento, di comparazioni di immagini. L’uomo era stato ritenuto responsabile, in concorso con gli altri cinque pregiudicati finiti in manette prima di lui, della rapina aggravata alla ditta di autotrasporti elpidiense, di porto abusivo di armi e di lesioni personali cagionate al volto di un dipendente della società, colpito ripetutamente all’interno della sede della logistica durante l’irruzione della banda. Il 57enne aveva partecipato personalmente all’incursione, si era impossessato del denaro degli impiegati presenti, poi dell’autovettura con cui, assieme ai complici, si era allontanato dalla struttura, riuscendo successivamente a guadagnare la fuga a bordo di una vettura "pulita", con la quale aveva eluso i controlli disposti sul territorio subito dopo il colpo. I carabinieri di Fermo, coadiuvati da quelli del Nucleo Operativo della Compagnia di Castello di Cisterna e della Stazione di Somma Vesuviana, erano riusciti a individuare il malvivente, che si era allontanato dall’abitazione per una nuova dimora a Ponticelli di Napoli e a trarlo in arresto per i fatti a lui contestati, con l’aggravante della recidiva specifica reiterata. Dopo le formalità di rito, il 57enne era stato associato presso il carcere di Napoli.
Fabio Castori