FABIO CASTORI
Cronaca

Auto usate e maxi evasione dell’Iva Sette denunciati per fatture false

Operazione delle Finanza, scoperto un sistema di commercializzare le macchine in maniera illegale

Auto usate e maxi evasione dell’Iva  Sette denunciati per fatture false

Auto usate e maxi evasione dell’Iva Sette denunciati per fatture false

di Fabio Castori

Avevano creato un sistema per frodare l’Iva nella commercializzazione di auto usate con fatture per operazioni inesistenti per oltre 550 mila euro. L’organizzazione è stata scoperta dal Nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di Finanza di Fermo, che ha denunciato sette persone, tra cui tre fermani e quattro dislocate in altre zone dell’Italia. L’operazione è scattata attraverso complesse indagini, che hanno coinvolto anche Reparti del Corpo sul territorio nazionale, e hanno permesso di smascherare una frode all’Iva realizzata tramite un meccanismo fraudolento che consentiva ad un noto concessionario della costa fermana di commercializzare vetture usate, provenienti dall’estero, a prezzi particolarmente concorrenziali e in evasione dell’imposta. I finanzieri, delegati e coordinati dalla Procura della Repubblica, nell’esaminare minuziosamente la documentazione relativa alla vendita ed all’immatricolazione di autovetture usate, hanno rilevato come la concessionaria acquistasse auto già immatricolate in altri Paesi dell’Unione Europea, soprattutto in Germania, attraverso l’interposizione fittizia di altre società italiane.

Gli approfondimenti hanno permesso di individuare il meccanismo fraudolento, strumentale all’immissione in commercio di auto ad un prezzo inferiore a quello di mercato. Dagli elementi raccolti, il meccanismo fraudolento si concretizzava nell’interposizione, nella filiera commerciale, di una società ’fittizia’, in gergo ’cartiera’, costituita appositamente per l’emissione di fatture soggettivamente false e per l’accollo del debito Iva. La società ’cartiera’ acquistava solo formalmente la vettura dal fornitore comunitario, interponendosi tra il cedente e il reale acquirente italiano, rivendendo sottocosto a quest’ultimo, non dichiarando o comunque non versando l’Iva. La concessionaria italiana beneficiaria, acquistando con Iva, poteva usufruire della detrazione dell’imposta per l’acquisto effettuato e rivendere pertanto l’auto al privato ad un prezzo al di sotto di quello di mercato. La particolarità riscontrata nel corso delle indagini è costituita dal meccanismo fraudolento posto in essere per l’immatricolazione delle vetture in Italia mediante l’utilizzo di false attestazioni presentate a nome del cliente finale, permettendo l’evasione dell’imposta sul valore aggiunto. Tale documentazione, dalle indagini svolte, veniva predisposta ad hoc dal concessionario fermano. Al termine delle attività sono stati denunciate sette persone, per i reati tributari di annotazione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, tra questi i tre amministratori della società fermana e persone domiciliate anche in altre regioni d’Italia, titolari delle società interposte.