ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Autista eroe gli ha salvato la vita, l’appello del ciclista investito: “Vorrei abbracciarlo e dirgli grazie”

Gabriele Tassotti ha avuto un brutto incidente in bicicletta, ma un uomo con il furgone lo ha aiutato: "Si è messo contromano, in mezzo alla carreggiata, per proteggere il mio corpo e per starmi vicino"

Il ciclista Gabriele Tassotti, uscito malconcio dopo l’incidente a Torre di Palme. Tramite la moglie vogliono trovare chi lo ha aiutato

Fermo, 14 ottobre 2023 – Gli eroi sono quelli che fanno il loro dovere, tutti i giorni, che vivono prendendosi cura degli altri. È passato un eroe così sabato scorso, intorno alle 10 del mattino, alla rotatoria nuova che unisce Marina Palmense a Torre di Palme. Era appena capitato un brutto incidente: ad avere la peggio Gabriele Tassotti che, in sella alla sua bici, aveva imboccato già la rotatoria quando si è visto arrivare addosso un’auto proveniente da Torre di Palme.

Oggi Tassotti è a casa, con molte ossa rotte e la consapevolezza di aver rischiato veramente la vita, accanto gli sta la moglie Maria Grazia che vuole raccontare la storia di quell’eroe: "Quando ho rivisto Gabriele, con le sue molte fratture e lo spavento che abbiamo avuto, mi ha raccontato una cosa che mi ha fatto venire i brividi. Mentre era per terra e le auto continuavano a circolare, l’autista di un furgone ha messo il suo mezzo contromano, in mezzo alla carreggiata, per proteggere il suo corpo e poi è sceso per aiutarlo. Gli ha parlato, lo ha confortato, ha dato la sua testimonianza alla polizia. Ecco, noi siamo consapevoli che quel gesto, anche rischioso perché il furgone andava in un altro senso, ha forse salvato la vita a mio marito che oggi è molto provato ma è con noi e con un po’ di tempo si rimetterà del tutto".

La famiglia Tassotti ha lanciato un appello, sui social e ovunque fosse possibile, per chiedere a chiunque conosca l’anonimo autista o a lui stesso di farsi vivo: "Abbiamo bisogno di parlargli, di ringraziarlo. Il suo gesto ci è parso bellissimo, fondamentale in quel momento. In questo tempo in cui tutti sembrano farsi gli affari propri, in cui non ci si aiuta più, non c’è la solidarietà e la voglia di aiutarsi, lui non si è girato dall’altra parte, ha fatto scudo col suo furgone e probabilmente ha evitato il peggio. È un esempio vero, per tutti, e per noi il sollievo di poter essere ancora qui, tutti insieme, con i nostri figli. Davvero gli giunga il nostro grazie, nella speranza di poterlo conoscere e abbracciare di persona", concludono Gabriele e Maria Grazia, nella commozione di un tempo difficile che vale come nascere una seconda volta.