Mauro Cardinali, conosciutissimo per le sue molteplici attività che vanno dal turismo, alle autolinee e alle stazioni di servizio, insieme alla sua famiglia ne gestisce oltre quindici dislocate tra Marche, Emilia Romagna, Abruzzo e Puglia. Chi meglio di lui, quindi, può parlarci dell’aumento vertiginoso del metano che negli ultimi giorni ha subito picchi di rialzo del tutto impensabili soltanto qualche mese fa? Oggi presso le sue stazioni di servizio il metano costa al consumatore finale 0,999 al chilogrammo.
Prezzi carburante alle stelle: "Ecco perché"
"Per il metano siamo soggetti a contratti capestro che non solo il definisco ferrei, mentre le benzine possiamo acquistarle sul libero mercato. I contratti per il metano - dice Mauro Cardinali, imprenditore del settore - vengono stilati dall’alto e creano un vincolo insuperabile, con una formula ferrea alla quale nessuno può derogare. Nemmeno chi è nettamente più grande e importante della mia azienda e credete, ce ne sono a centinai: insomma, se vogliamo riderci su, quando sarebbe più opportuno piangerci sopra, per dirla alla fermana… ’o mangi questa minestra o salti dalla finestra’. A mio avviso appare del tutto evidente che sul metano hanno messo le mani alcuni poteri forti che non guardano in faccia a nessuno tanto meno alle attese del mercato. Il gas, invece, è rapportato alle benzine. Risente degli aumenti ma certamente meno soggetti a picchi selvaggi. Per il costo del metano purtroppo a noi altro non resta che il vincolo contrattuale cui dobbiamo sottostare che, come detto più volte, ci impone questo aumento vertiginoso – finisce – che definirei quasi terrificante".
Mauro Nucci