REDAZIONE FERMO

Associazioni non invitate al tavolo tecnico dell’ex Fim

Il coordinamento chiede: "Perché non ci vogliono? . Ne abbiamo tutto il diritto. Invece evitano il confronto".

Associazioni non invitate al tavolo tecnico dell’ex Fim

Il Coordinamento di associazioni per l’ex Fim non sarà presente al tavolo tecnico odierno convocato per affrontare il nodo della bonifica della ‘cattedrale’. "Perché non ci vogliono? Ne abbiamo tutto il diritto" dicono gli esclusi che hanno inviato una loro relazione affinché oggi se ne tenga conto. "Dubitiamo che questo diniego, giustificato con una presunta mancanza di tempo per la convocazione ufficiale, sia dovuto alla pervicace volontà di evitare un confronto con chi, da anni, si occupa dell’ex Fim" aggiunge il coordinamento, rivendicando di avere le carte in regola per argomentare sulle decisioni, avendo studiato sotto ogni punto di vista, con i propri tecnici, ogni documento relativo all’ex Fim, compreso il nuovo piano di indagini integrative sulla ‘cattedrale’ presentato da Fim srl di cui si discute oggi "dove rileviamo la persistenza di un approccio quanto meno discutibile". Tanti gli interrogativi del coordinamento: "Anche stavolta si tratterà di una mera ratifica di quanto la proprietà metterà sul tavolo? A nessuno è venuto il dubbio che i metodi di acquisizione dei dati sono stati a dir poco maldestri? O di controllare se le ditte preposte al rilevamento avessero l’abilitazione a farlo? Qualcuno ha notato che i risultati delle ultime analisi per gli elementi inquinanti non hanno l’accreditamento degli enti preposti? O si è controllato se le operazioni sono state fatte a norma di legge e previa autorizzazione? Parlano ancora di sabbiatura dei muri della ‘cattedrale’, sistema che non potrebbe nemmeno essere applicato su beni monumentali. E che dire dell’espediente risibile proposto dai tecnici della proprietà, secondo cui intervenire sulla bonifica della ‘cattedrale’ imporrebbe il ripristino di valori di legge per l’acqua potabile? Passaggi che servono per spingere le decisioni verso l’unico scopo da sempre perseguito: la demolizione della ‘cattedrale’". m.c.