REDAZIONE FERMO

Assistenza domiciliare e asilo nido: tariffe 2025 senza aumento inflazione

La Giunta municipale approva le tariffe 2025 per i servizi comunali, escludendo assistenza domiciliare e asilo nido dall'aumento inflazione.

Costi e ricavi: il teatro risulta il meno redditizio

Per il teatro. si prevedono introiti per 5mila euro, che coprono il 9,08% dei costi

L’assistenza domiciliare e l’asilo nido sono i più onerosi dei servizi comunali a domanda individuale, di cui la Giunta municipale ha approvate le tariffe per l’esercizio 2025. I fruitori dell’assistenza domiciliare coprono i costi per il 77,92%, gli utenti dell’asilo nido per il 79,46%. Per quasi tutti gli altri servizi a domanda individuale, la quota parte spettante al cittadino utente è inferiore.

Considerata la rilevanza sociale dei due servizi di cui sopra, l’amministrazione ha deciso di renderli più accessibili, escludendoli dall’aumento del tasso di inflazione programmato. Come si legge nel verbale della delibera di Giunta, lo scopo per l’asilo nido è di "agevolare il rientro al lavoro delle neo mamme", per l’assistenza domiciliare "evitare l’esclusione dall’assistenza sociale di chi non ha la possibilità di pagare".

Tuttavia per ognuno dei servizi, compresi i due citati, è stata redatta una scheda con i dati finanziari e gli elementi che hanno concorso alla determinazione delle spese e delle entrate, calcolando altresì la percentuale di copertura, la cui media complessiva di tutti i servizi è di 82,87%: costo complessivo 1.299.755 entrate complessive 1.077.000.

I parcheggi a pagamento sono il servizio più redditizio, mentre il meno remunerativo è quello della concessione in uso del teatro. Per i parcheggi gli incassi previsti per il 2025 ammontano a 230.000 euro e le spese a 121.202 per una copertura pari al 189,77%; per il teatro invece si prevedono introiti per 5.000 euro, coperti appena del 9,08% a fronte dei costi di gestione, stimati 55.076,63.

Di seguito qualche altro dato significativo: mercato ittico tasso di copertura 71,27%, mensa scolastica 72,40%, arena Europa 30%.

Le percentuali riflettono precise scelte politiche. Il far pagare poco il teatro, ad esempio, riteniamo abbia lo scopo di favorire le attività culturali. È la percentuale del 77,92% per l’assistenza domiciliare a suscitare perplessità per la sua consistenza, che resta tale, nonostante l‘esclusione dall’aumento del tasso di inflazione. È il tipo di servizio e il tipo di utenza a suggerire la massima considerazione e disponibilità.

Anche per l’applicazione del tasso di inflazione le tariffe risultano lievemente incrementate tuttavia in misura decisiva per la quadratura del bilancio. Un bilancio sano. Ne è riprova il fatto che il comune non sia soggetto all’obbligo di copertura dei costi di gestione in misura del 36%, percentuale minima prevista dalla normativa per segnalare una criticità di carattere economico.

Silvio Sebastiani