Il bello e il ben fatto che da sempre rappresentano i tratti distintivi del sistema produttivo del distretto del fermano hanno suscitato un notevole interesse tra le influencer provenienti dal Kazakistan e dall’Olanda che grazie ad un progetto di Confindustria, Regione Marche, Atim, Assocalzaturifici e Ice hanno visitato in questi giorni alcune delle realtà produttive sul territorio. Fabrizio Luciani presidente di Confindustria Fermo ha detto: "L’ultima ricerca nazionale pubblicata sul valore del made in Italy ha certificato che per l’89% degli intervistati significa prodotto realizzato in Italia. Possiamo migliorare soprattutto all’estero, dove le persone hanno messo al primo posto l’enogastronomia (75%) seguita dalla moda che noi rappresentiamo (69%). Il Made in Italy è percepito come sinonimo di creatività, originalità e qualità. Dobbiamo quindi fare di tutto per promuoverlo al meglio, valorizzando le nostre produzioni".
Numeri che confermano la bontà delle strategie messe in atto per supportare le aziende e non farle sentire sole in questo periodo non facile. "Con Atim e la Regione Marche , ringrazio per la presenza alla serata di chiusura dell’assessore Andrea Antonini, continueremo a essere presenti all’estero, ma è anche necessario farci conoscere, i buyer hanno sempre più bisogno di storytelling" aggiunge Valentino Fenni, presidente dei calzaturieri di Confindustria Fermo e vicepresidente di Assocalzaturifici, l’associazione che ha supportato con forza l’incoming degli influencer. A dare voce al gruppo di influencer sono due donne, Elli sten Heuvel e Victoria Mominbayeva, che si sono mosse per il distretto, visitando aziende e conoscendo i luoghi di produzione. "Abbiamo visto posti incredibili dal punto di vista architettonico. Siamo potute entrare in una cantina, il cibo ci ha accompagnato. Ma soprattutto abbiamo potuto capire come nasce una scarpa, non immaginavo che ci fossero tante fasi dietro la realizzazione, dietro quello che poi noi indossiamo" spiega Elli sten Heuvel.
Che come tutti racconterà sui social il viaggio, raggiungendo milioni di followers: "Non sapevamo che la maggior parte di scarpe e dei brand del lusso si trovassero in questa terra. Sapevo che erano fatte in Italia, ma ora ho una idea più chiara e mi sono resa conto di questo sistema produttivo che abbina ai grandi marchi piccole aziende con una loro identità. Questa è la bellezza del made in Italy, si fonda su realtà produttive che creano prodotti adatti anche ai giovani, non è vero che tutti vogliono solo sneakers. L’importante è che il made in continui a essere sinonimo di qualità" aggiunge Victoria Mominbayeva. Non solo scarpe e borse, perché a conquistare il gruppo selezionato da Assocalzaturifici è anche la Regione: "Scoprire le Marche ci permette di raccontare un luogo unico che unisce mare, montagna e tanti borghi. Racconteremo tutto questo, spiegando che l’arte dei paesi è l’arte che si ritrova in una scarpa. I nostri followers sono un mix tra persone benestanti e giovani che amano la moda".
Vittorio Bellagamba