"Serve una visione strategica e di lungo periodo, perché il territorio Fermano cresca davvero". Torna a insistere sulla necessità di un arretramento dell’autostrada Massimo Valentini, presidente della Fondazione San Giacomo della Marche, che spiega come sia ormai realtà il progetto della velocizzazione della linea Adriatica che prevede anche l’arretramento sulla costa marchigiana, una situazione che è strettamente legata a quella che si vive per l’autostrada A14. Tutto nasce dalla pubblicazione sul sito del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile della a notizia che il ministro Giovannini ha comunicato alle regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Molise e Puglia che è stato inviato ai presidenti delle Regioni il progetto della velocizzazione della linea Adriatica che prevede anche l’arretramento sulla costa marchigiana fino a Marotta.
Valentini ha da tempo mobilitato esperti e imprenditori fermani, per chiedere una visione coraggiosa e possibile per il futuro del territorio. "Avremmo preferito – sottolinea – che da subito ci fosse stata la progettazione anche per il tratto centro sud delle Marche, ma è comunicato ufficialmente che anche questo bypass verrà progettato. Un grande risultato ottenuto attraverso la mobilitazione di alcuni corpi intermedi come la nostra Fondazione, i comuni della costa e la Regione. Ora si pone con maggiore urgenza il tema dell’arretramento autostradale da Porto Sant’Elpidio in quanto è accettabile pensare alla ventilata realizzazione del bypass ferroviario attiguo all’attuale tracciato autostradale solo e soltanto se si andrà all’arretramento autostradale da Porto Sant’Elpidio sino al casello della Val Vibrata".
Secondo la Fondazione e le realtà economiche del territorio, oggi serve più che mai una progettazione integrata dei due arretramenti che possono risolvere sostanzialmente la problematica viaria nelle Marche sud, tornata di stretta attualità con la riapertura dei cantieri sull’autostrada. "Occorre pertanto – aggiunge Valentini – che la comunità continui ad essere presente quando di scenderà nel dettaglio della progettazione ottenendo un completo arretramento su tutto il tratto marchigiano per quanto riguarda il tracciato ferroviario relativo alle merci, all’Alta velocità, ai treni veloci ed un arretramento autostradale da Porto Sant’Elpidio sino al casello della Val Vibrata. Questa storia insegna, per chi non ancora non ci credesse, che avere una visione strategica di sviluppo territoriale che superi municipalismo e logica del breve periodo è l’unica strada per il futuro del nostro territorio".