
Scadono oggi i termini del bando pubblicato da Invitalia, braccio operativo del Ministero dello Sviluppo Economico per presentare iniziative imprenditoriali nell’area di crisi industriale complessa del distretto fermano maceratese ma, la Cna di Fermo e Macerata (la settimana scorsa) e la Provincia di Fermo, capofila del Tavolo per la competitività e sviluppo (lunedì) hanno chiesto che venissero prorogati. Il bando in questione doveva essere pubblicato il 15 ottobre, è stato poi posticipato al 27 ottobre e, infine, al 6 novembre, mentre la scadenza è sempre rimasta al 13 gennaio per cui è probabile che imprenditori indecisi fino all’ultimo, non abbiano avuto il tempo necessario per mettere a punto un progetto. A ieri, non risultavano comunicazioni ufficiali su un accoglimento della richiesta di proroga (è la Regione che doveva presentare l’istanza) ma, da indiscrezioni, non dovranno esserci problemi e, anzi, il termine potrebbe essere prorogato di un paio di mesi. Il bando è rivolto a progetti il cui importo minimo è di 1milione di euro (come prevede la legge 181, dopo la modifica chiesta dalla Regione Marche di abbassare il tetto degli investimenti da 1,5milioni iniziali). Stando a quanto risulta a Confindustria Centro Adriatico, sarebbero pronti almeno 3 progetti da presentare a Invitalia, "ma non sappiamo se ce ne sono altri" spiega il direttore Giuseppe Tosi. "Possibile che, visto il difficile periodo, imprenditori interessati preferiscano temporeggiare nel predisporre progetti per importi così sostanziosi – è la riflessione di Moira Canigola, presidente della Provincia di Fermo – nella speranza di avere un quadro un po’ più chiaro dell’andamento dell’emergenza pandemica e di una effettiva ripresa del lavoro. Anche per questo sarebbe importante posticipare la scadenza". Investimenti così cospicui possono permetterseli aziende ben strutturate "ma c’è anche la possibilità, per le più piccole, di mettersi insieme" conclude Alessandro Migliore, direttore Cna Fermo-Macerata. E chissà che non sia la volta buona per creare quelle reti d’impresa di cui si parla da anni e che adesso diventano praticamente ineludibili.
Marisa Colibazzi