E’ stato approvato all’unanimità dall’intero Consiglio comunale di Montegiorgio il nuovo Piano di emergenza della Protezione civile comunale. Uno strumento importante in tutte le situazioni di emergenze: sisma. alluvioni, neve o altro tipo di calamità e problematiche che richiedano interventi straordinari di sicurezza rivolti alla popolazione. "Questo nuovo piano è stato studiato esaminando la situazione attuale e la conformazione del territorio montegiorgese – spiega il vice sindaco Alan Petrini – ed era strumento veramente necessario, il piano in vigore fino alla fine di novembre a Montegiorgio risaliva infatti al 2004. Devo fare un ringraziamento ai tecnici del Comune che hanno lavorato alla stesura di questo strumento, a tutti i colleghi consiglieri che hanno votato all’unanimità questo atto valutando la sua importanza. Ringraziamo inoltre i volontari della nostra Protezione civile, un gruppo molto attento e disponibile, sempre presenti in tutte le occasioni e senza i quali sarebbe impossibile gestire non solo le emergenze ma anche situazioni che si verificano nell’arco dell’anno. Il Piano è stato redatto a costo zero per l’amministrazione, grazie ad un finanziamento a fondo perduto di circa 4.000 della Regione Marche e dovrà essere rinnovato ogni tre anni a meno che non subentrino nuovi fatti rilevanti che impongano cambiamenti strategici".
Il piano prevede elementi dettagliati su come gestire le situazioni di emergenza che si potrebbero creare sul territorio. "In primo luogo vengono indicati i luoghi di ammassamento – continua Petrini – in questo caso esistono tre siti: la palestra di Piane, il pallone geodetico dell’impianto sportivo Tamburrini su cui è stato fatto recentemente un intervento di efficientemente energetico, infine l’impianto sportivo Marziali per il capoluogo. Come Coc (centro operativo comunale), al momento sono stati segnalati gli asili di Piane e del capoluogo, questo almeno fino a quando non verrà realizzata la nuova struttura strategica che verrà costruita a Piane nell’area dove era ubicato palazzo Colonna".
Alessio Carassai