Amandola, polemica sull’ospedale. Scintille tra il Carroccio e il Pd

Secondo Lucentini della Lega il nuovo plesso risponde alle esigenze della comunità montana. Il dem Nicolai segue invece le ripetute denunce dei sindacati, e rilancia le carenze di organico.

Amandola, polemica sull’ospedale. Scintille tra il Carroccio e il Pd

Amandola, polemica sull’ospedale. Scintille tra il Carroccio e il Pd

L’ospedale di Amandola continua a spaccare il territorio. Da un lato il vice segretario regionale della Lega, Mauro Lucentini, spiega come si tratterà di una nuova struttura che "rappresenterà un punto di forza" del territorio. Dall’altro c’è Paolo Nicolai che rilancia la preoccupazione espressa in questi giorni da diversi esponenti politici e amminitrativi: "Assistiamo a tagli dei posti letto per la medicina dell’ospedale di Amandola per sostenere il pronto soccorso in sofferenza da anni per mancanza di personale nel periodo estivo".

"La Regione, la direzione Ast e la nuova amministrazione comunale stanno lavorando in modo sinergico – argomenta Lucentini – rispettare i tempi di apertura del nuovo ospedale; sta a dimostrare anche l’investimento in tecnologie ed arredi dei primi 3 milioni dei 5 circa previsti per la nuova struttura.

Nei giorni scorsi "tutta la direzione ed i vertici della Ast di Fm hanno effettuato un sopralluogo per vedere e confrontarsi con la ditta per gli ultimi lavori di rifinitura del nuovo ospedale" spiega ancora l’esponente del Carroccio, che entra nel merito delle pesanti polemiche che so sono scatenate in questi giorni nel Fermano ma anche nel Piceno: "Non si è registrata alcuna riduzione dei posti letto per la medicina di Amandola e non è neanche intenzione della direzione Ast di proporla. Anzi si sta lavorando per una programmazione sanitaria per Amandola e per tutta la comunità montana sempre più attenta ed in linea con le direttive nazionali e regionali di assistenza sanitaria", assicura Lucentini.

Non è convinto, tra gli altri, il Pd del territorio: "I sindacati – spiega l’esponente dei democrat locali, Paolo Nicolai – sono insorti proprio perché, anche se la manovra dovesse essere temporanea come annunciato, non era quello che nel consiglio comunale aperto di qualche mese fa la direzione Ast aveva dichiarato".

Il riferimento è alle drammatiche situazioni di carenze di organico che medici, infermieri e oss sono costretti ad affrontare sia nell’Ast fermana che in quella picena, con disservizi anche gravi che poi si ripercuotono sugli utenti: chi può , paga il privato; chi non può, aspetta mesi per un esame o una visita. Un problema che affligge tutta Italia, comprese le basse Marche: "La situazione della sanità sta degenerando – aggiunge Nicolai – la mancanza di personale è evidente ed il fermano è troppo svantaggiato. La Regione deve sostenere il direttore Grinta per non creare ulteriori disservizi. In questo caso è la zona montana a farne le spese ed è scandaloso. Bisogna subito convocare una conferenza dei sindaci provinciale con Fermo, Comune capoluogo, che faccia urgentemente da regia".