ALESSIO CARASSAI
Cronaca

Amandola, apre il nuovo ospedale dopo il sisma che ferì l’Appennino

Fermo, sarà la stuttura di riferimento per le tre province nel sud delle Marche. Il taglio del nastro con il presidente della Regione Acquaroli e tutte le autorità civili, militari e religiose del territorio

Taglio del nastro per il nuovo ospedale di Amandola (Fermo)

Taglio del nastro per il nuovo ospedale di Amandola (Fermo)

Amandola (Fermo), 14 dicembre 2024 – Il nuovissimo ospedale dei Sibillini di Amandola, intitolato al Beato Antonio è finalmente una realtà. Si è tenuta oggi, 14 dicembre, in località Pian di Contro di Amandola l’inaugurazione ufficiale del nuovo ospedale che sarà di riferimento per l’area montana di tre province nel sud delle Marche.

Un’opera molto attesa dopo il sisma del 2016, del costo complessivo di circa 33 milioni di euro, che ospiterà 80 posti letto, ma che soprattutto sarà dotato di un pronto soccorso per acuzie. Alla cerimonia hanno presenziato tutte le autorità civili, militari e religiose del territorio: il presidente della Regione Francesco Acquaroli, accompagnato dagli assessori Filippo Saltamartini, Francesco Baldelli, i consiglieri regionali, il Commissario per la ricostruzione Guido Castelli, il Prefetto di Fermo Edoardo D’Alascio, l’Arcivescovo di Fermo Monsignor Rocco Pennacchio che ha benedetto la struttura, una 50ina di sindaci e amministratori delle tre province con intesta il padrone di casa Adolfo Marinangeli che ha mostrato la sua emozione, e tanti cittadini.

Dopo il taglio del nastro e la benedizione nella sala al primo piano del nuovo ospedale dei Sibillini, è stato proiettato un breve video che ha ripercorso la storia del vecchio e nuovo ospedale dal sisma del 2016 fino ad oggi, poi è iniziata la parte istituzionale con gli interventi delle autorità che a turno, hanno evidenziato che questa nuova struttura oltre che sicura, svolgerà un’importante funzione con i suoi servizi per le tre province a sud della regione.