"Alternanza scuola-lavoro, basta morti"

Angela Lenoci, zia di Giuseppe, è stata alla Camera dei Deputati per chiedere "sicurezza e giustizia"

"Alternanza scuola-lavoro, basta morti"

Aveva promesso che avrebbe lottato affinché la morte di suo nipote non fosse vana, ma sia il motivo per cui nessun altro studente perda più la vita nell’alternanza scuola lavoro. E ci sta riuscendo. Lei è Angela Lenoci, zia di Giuseppe Lenoci, lo studente di Monte Urano che il 14 febbraio del 2022 morì a 16 anni, in un incidente stradale avvenuto durante lo stage, mentre si trovava a bordo di un furgone ad oltre cento chilometri da casa. Fin da subito la famiglia Lenoci rappresentata da Angela, ha lottato su due filoni paralleli in nome di Giuseppe: quello legale per scoprire la verità degli accadimenti e quello istituzionale, finalizzato alla rettifica della legge sull’alternanza scuola lavoro, per ottenere maggiore tutela degli studenti. Il passo verso questa direzione, è stato fatto mercoledì alla Camera dei deputati, dove Lenoci è stata ricevuta e ascoltata nel confronto istituzionale sul tema ‘Pcto e sicurezza sul lavoro: proposte per la sensibilizzazione degli studenti’. L’incontro si è tenuto su iniziativa del presidente dell’XI Commissione Lavoro Pubblico, onorevole Walter Rizzetto presente unitamente all’onorevole Paola Frassinetti sottosegretario al ministero dell’Istruzione, i vertici nazionali di Anmil e Aias. Accanto a Lenoci, che ha portato la sua testimonianza personale, anche i genitori di Lorenzo Perelli, studente di Udine morto durante lo stage a 18 anni. Alla loro voce in presenza, si è unita anche la lettera a firma dei genitori di Giuliano De Seta, morto anche lui a 17 anni durante uno stage a Venezia. "Assistiti dal legale Petruzzella nuovo incaricato dalla famiglia – dice Angela Lenoci – abbiamo chiesto la riapertura del caso di Giuseppe, chiuso a febbraio con un unico indagato: l’autista del furgone. Ma ci sono tanti aspetti da chiarire in merito alla convenzione tra la scuola e la ditta, la responsabilità del tutor e tanto altro. E’ questo concetto che ho voluto esprimere alle istituzioni, tradotto nell’appello a stabilire precise responsabilità nelle convenzioni scuola lavoro, affinché le morti dei nostri studenti, non siano considerate ‘incidenti’ ma tragici accadimenti che hanno spezzato giovani vite quando potevano essere evitati nel rispetto della loro tutela". Piena di speranza Lenoci per le parole del sottosegretario Frassinetti che ha definito ‘superata’ l’attuale normativa scuola lavoro, perché ‘non tiene conto dei nuovi contesti che si sono determinati nel sistema nazionale di istruzione’. "Voglio sperare che il confronto avviato dal ministero dell’istruzione con gli enti assicurativi competenti – conclude Lenoci – possa portare presto all’obiettivo: garantire la tutela a tutti gli studenti".

Paola Pieragostini