FABIO CASTORI
Cronaca

Continue aggressioni e minacce alla madre: 39enne denunciata per stalking

Pedaso. L'indagine dei carabinieri ha fatto emergere un quadro drammatico, in cui la figlia era diventata ossessionata dal genitore che era diventato oggetto di vessazioni di ogni tipo

I carabinieri in prima linea contro gli atti persecutori

I carabinieri in prima linea contro gli atti persecutori

Pedaso (Fermo), 4 ottobre 2025 - Continue minacce, vessazioni, aggressioni e comportamenti ossessivi da parte della figlia, che sono andati avanti per molto tempo. Alla fine, esasperata, la madre ha trovato il coraggio di chiedere aiuto e segnalare ai carabinieri l’incubo che stava vivendo quotidianamente.

I militari dell’Arma sono immediatamente entrati in azione stroncando una situazione che sarebbe potuta sfociare da un giorno all’altro in qualcosa di ancora più grave. Così a Pedaso i carabinieri del posto, sulla base di una querela presentata da una donna che ha denunciato la figlia 39enne convivente, hanno segnalato quest’ultima alla Procura della Repubblica di Fermo, per il reato di atti persecutori.

La donna, ormai da molti anni, era vittima di comportamenti ossessivi della figlia, subendo minacce e vessazioni continue, talvolta sfociate anche in aggressioni fisiche che le avevano causato un perdurante stato di ansia, costringendola a modificare le proprie abitudini di vita. Di fronte a tali gravi segnalazioni, la Procura della Repubblica di Fermo ha immediatamente attivato il cosiddetto "codice rosso", un protocollo che consente un intervento rapido ed efficace per proteggere le vittime di violenza. È fondamentale sottolineare che tali comportamenti non solo ledono la dignità e la serenità delle vittime, ma possono anche avere effetti devastanti sulla loro salute mentale e fisica. Le conseguenze di tali atti possono manifestarsi in disturbi psicologici, depressione, ansia e, in alcuni casi, possono sfociare in episodi di violenza più gravi. Le norme italiane prevedono specifiche tutele per le vittime di atti persecutori. Il codice penale punisce con pene severe questo tipo di reato, sottolineando la presa di coscienza legislativa nei confronti di comportamenti criminosi volti a terrorizzare, molestare o danneggiare una persona. Inoltre, le vittime possono avere accesso a risorse e sostegni tramite i centri antiviolenza e l'opportunità di essere collocate in strutture protette, garantendo loro un percorso di recupero e sicurezza. I carabinieri invitano tutti coloro che si trovano in situazioni di molestie o persecuzione a non rimanere in silenzio e a denunciare i fatti, assicurando che ogni segnalazione sarà trattata con la massima attenzione e serietà.