Fermo, 6 settembre 2024 – Nonostante fosse sottoposto a sorveglianza speciale, con il divieto di avvicinarsi ai locali pubblici, era stato sorpreso dalla polizia davanti ad una discoteca e, alla richiesta dei documenti, aveva cercato di aggredire gli agenti per poi tentare la fuga.
Alla fine era stato bloccato e denunciato. Si tratta di un 24enne magrebino già noto alle forze dell’ordine per una serie di reati come rapine, furti e spaccio di stupefacenti. Il giovane è finito davanti la giudice del tribunale di Fermo e, al termine del processo, è stato condannato a due anni e due mesi per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, per minacce e per la violazione del divieto di stazionamento nei pressi dei locali pubblici.
I fatti si erano consumati nel novembre 2021, intorno alle due di notte, quando gli uomini della questura avevano individuato, nei pressi di un locale da ballo di Porto San Giorgio, il giovane già sottoposto sia alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza sia al cosiddetto Daspo Willy per quella zona. Il 24enne stava stazionando nei pressi dell’esercizio pubblico dopo che il personale addetto alla sicurezza non gli aveva consentito di accedere. All’arrivo dei poliziotti il nordafricano - in evidente stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, spalleggiato da alcuni connazionali - quando gli erano stati richiesti i documenti di identità per la redazione degli atti a suo carico, aveva iniziato ad inveire con aggressività nei confronti degli agenti avvicinandosi minacciosamente e sbraitando frasi offensive e violente, gesticolando in maniera convulsa.
Poco dopo la sua “esibizione”, il giovane aveva tentato di allontanarsi ma era stato bloccato malgrado scalciasse contro gli operatori e con non poca fatica era stato fatto salire sull’auto di servizio e accompagnato in questura. Anche presso gli uffici della polizia il 24enne, ancora palesemente alterato, aveva proseguito nei suoi comportamenti pericolosi e violenti che avevano reso necessario anche l’intervento del personale sanitario per tentare di calmarlo, ma il giovane aveva rifiutato ogni aiuto medico.
Solo dopo alcune ore, smaltita la sbornia e parzialmente attenuatosi l’effetto delle sostanze assunte, cocaina come dichiarato da egli stesso, il magrebino aveva riacquistato un apparente equilibrio ed era stato denunciato all’autorità giudiziaria per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e per le gravi minacce profferite oltre che per la violazione del divieto di stazionamento nei pressi del locale. Il giovane, inoltre, era stato segnalato al tribunale competente per la violazione della misura di prevenzione e sanzionato amministrativamente per lo stato di ubriachezza.