FABIO CASTORI
Cronaca

La accusa di stalking, ma era la moglie del suo amante che voleva spiegazioni

La presunta vittima aveva sempre detto di non conoscere colei che l'avrebbe perseguitata. In realtà era una sua ex amica che l'aveva affrontata dopo aver rinvenuto video hard di suo marito e l'amante

Condannata la falsa vittima di stalking ovvero l'amante

Condannata la falsa vittima di stalking ovvero l'amante

Fermo, 9 giugno 2024 – Prologo: lui, la moglie e l’altra. Storia: l’altra denuncia la moglie di lui per stalking, sostenendo di non conoscere né la donna che la perseguita né il marito. In realtà, la presunta vittima di stalking è l’amante del marito dell’imputata. Epilogo: la moglie tradita, difesa dall’avvocato Alessandro Ciarrocchi e accusata di stalking, viene prosciolta da ogni accusa, mentre la falsa vittima di stalking viene condannata dal giudice del tribunale di Fermo a dieci mesi per falsa testimonianza. Se non è tutto chiaro, sarà il caso di passare ai particolari di questa piccante vicenda giudiziaria, che sembrerebbe il più classico dei film del genere commedia all’italiana.

Tutto inizia quando una 45enne di un paese dell’entroterra presenta una doppia denuncia per stalking nei confronti di una sua compaesana, responsabile di una serie di azioni persecutorie nei suoi confronti. La presunta vittima sostiene di non conoscere quella donna che la molesta in ogni luogo da lei frequentato. A quel punto le denunce confluiscono in due processi. L’iter giudiziario sembra impeccabile ma, durante l’ultimo dibattimento, il legale dell’imputata inizia ad incalzare la presunta vittima. Le domande sono sempre le stesse: conosce l’imputata? Conosce suo marito. La 45enne continua sulla sua linea e ribadisce di non conoscere chi l’ha perseguitata e nemmeno suo marito. Sotto le domande insistenti dell’avvocato Ciarrocchi, la denunciante prima nega ogni rapporto con la stalker, poi è costretta a cedere quando il legale mostra in aula le foto senza veli di lei, insieme al marito dell’imputata. La 45enne è costretta ad ammettere la conoscenza con entrambi. Emerge così che la presunta vittima era un’ex amica della denunciata e l’amante di suo marito. Ecco che la verità viene a galla in tutte le sue sfaccettature: la moglie, una volta scoperta la tresca amorosa, aveva affrontato la 45enne per indurla a lasciare il marito e troncare una volta per tutte la relazione extraconiugale. Quindi non si era trattato di stalking, ma solo di una legittima rimostranza. Alla fine la vicenda processuale è terminata con la moglie assolta in entrambi i processi e l’amante condannata in primo grado a 10 mesi di reclusione per falsa testimonianza. Una doppia assoluzione irrevocabile che ha scongiurato un epilogo beffardo, certificando che non si scherza con la giustizia visto che, chi ha simulato il reato, ora dovrà pagare.