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Cavalcata dell’Assunta a Fermo, puro spettacolo per il corteo notturno. Ora il Palio

Sono oltre 1.200 i figuranti che hanno partecipatoalla sfilata d’eccezione, l’inizio poco dopo le 20 quando le campane hanno iniziato a suonari. Il regista Leoni: “Una vera festa”

Alcune damigelle durante il corteo in notturna della Cavalcata dell'Assunta Gli sbandieratori durante il corteo in notturna a Fermo

Alcune damigelle durante il corteo in notturna della Cavalcata dell'Assunta (foto Zeppilli)

Fermo, 14 agosto 2024 - Atmosfera carica di emozioni in una Fermo che ha indossato l’abito più bello per la 43esima edizione della Cavalcata dell’Assunta 2024.

Nel cuore della città, stasera per rivivere uno squarcio di Medioevo, è andata in scena quella che si svolgeva al lume di torce e candele e perciò detta ‘Luminaria’: il magnifico corteo in abito del ‘400, con oltre 1200 figuranti, ha sfilato per le vie del centro gremito di pubblico. Poco dopo le 20, le campane del duomo hanno iniziato a suonare, in risposta quelle di San Domenico, Santa Lucia e la festa ha avuto inizio.

Gli sbandieratori durante il corteo in notturna a Fermo
Gli sbandieratori durante il corteo in notturna a Fermo

“Perché di festa si tratta - ha spiegato il regista Adolfo Leoni - festa di signori e popolo che uniti in processione, hanno reso omaggio alla Vergine Maria Assunta in cielo, patrona della città. Il Capitano della Rocca, colui che difendeva il Girfalco, ha aperto la scena: accompagnato da musici e alfieri, scortato dalle truppe mercenarie; da palazzo dei Priori, Podestà, Municipalità e Priori hanno raggiunto le rispettive contrade a Porta Santa Lucia”.

Quadri di ‘public history’ dove si sono alternate le vicende delle circa 80 famiglie nobili che vissero a Fermo e la resero ‘splendore delle Marche’: la bellezza delle dame e damigelle, la sfarzosità degli abiti delle coppie nobili, la solennità dei Gonfalonieri, l’austerità dei capitani d’arme fino alla festosità dei popolani.

“A San Zenone, la famiglia Fogliani è uscita dall’omonimo palazzo per unirsi alla contrada Campolege; dopo la benedizione del corteo da parte di don Francesco Capriotti, nel dirigersi verso il centro - ha concluso Leoni - la tradizionale sosta di fronte al Palazzo della Prefettura per il saluto a sua eccellenza il Prefetto Edoardo D’Alascio, per poi procedere fino a piazza del Popolo e quindi al Girfalco. Monsignor arcivescovo Rocco Pennacchio e il sindaco Paolo Calcinaro nei panni del Podestà hanno atteso i figuranti sul sagrato prima dell’ingresso in cattedrale. Ad arricchire la lettura del vangelo e la benedizione del Palio, la grazia unica dei canti della Corale della Cavalcata dell’Assunta. Dopo l’offerta dei doni da parte delle contrade e la liturgia della Parola, il corteo ha fatto ritorno in piazza del Popolo, dove dalle finestre del palazzo Comunale, il Podestà ha proceduto all’attesa estrazione delle due batterie per la corsa al Palio di domani, giorno dell’Assunta».