Fermo, 2 luglio 2024 – Sgominata, con un blitz scattato questa mattina all’alba, una pericolosa organizzazione internazionale dedita al traffico di stupefacenti che aveva ramificazioni anche nel Fermano e nell’Ascolano.
I carabinieri del Ros, coadiuvati dai comandi provinciali di Teramo, Pescara, Fermo, Ascoli Piceno, Brescia e Perugia e in coordinamento con il Landeskriminalamt del Nord Reno – Westfalia (Germania), l’Udyco Central della Policia Nacional (Spagna), la Police Judiciaire Fédérale di Mons (Belgio) e il dipartimento antinarcotici della polizia nazionale dell’Ucraina, stanno eseguendo 14 misure cautelari nei confronti di altrettanti individui.
L’operazione, che si chiama ‘Contras’, è ancora in atto sia nelle province italiane sia all’estero. Due le persone di Fermo arrestate con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. A emettere le ordinanze, i gip dei tribunali dell’Aquila e Teramo su richiesta rispettivamente della Dda dell’Aquila e della Procura ordinaria di Teramo.
Le accuse sono, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. Gli indagati sono appartenenti e contigui a un’organizzazione operante nel territorio nazionale, in Germania e in Spagna, con ulteriori contatti in Belgio e in Ucraina.
“L’attività in corso – spiegano i vertici dell’Arma - è il risultato di complesse e prolungate investigazioni del Ros, coordinate dalla Dda dell’Aquila, a seguito delle quali è stata documentata l’esistenza di una struttura organizzata dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, disvelando, altresì, le modalità di approvvigionamento del narcotico che giungeva in Italia, dalla Spagna”. L’indagine ha consentito di documentare l’operatività in Abruzzo e nelle Marche di un’organizzazione criminale – svincolata da contesti di criminalità organizzata di tipo mafioso – formata da cittadini italiani, spagnoli, argentini e colombiani, dedita al traffico, anche internazionale, di hashish e cocaina. Le sostanze stupefacenti, approvvigionate in Spagna da alcuni indagati residenti nel paese iberico, venivano trasportate via gomma in Italia da corrieri che le nascondevano in autotreni nella disponibilità dell’organizzazione, per poi essere stoccati a favore delle piazze di spaccio abruzzesi e marchigiane.
Il sodalizio criminale con vertice, uomini di fiducia e sodali sul territorio nazionale ed estero, poteva contare su punti di riferimento in Spagna e Germania.
Gli inquirenti, durante il lungo periodo d’indagine, hanno posto in essere diversi sequestri, per un totale di circa 100 kg di hashish e 1 kg di cocaina, riuscendo a ricostruire i vari ruoli degli associati.
Oltre agli arresti, sono state eseguite diverse perquisizioni nei confronti di altri indagati residenti in Spagna.