Fano, 6 marzo 2014 - E’ MORTO Aldo Amati, figura storica della sinistra fanese e provinciale. Aveva 89 anni, i funerali civili si svolgeranno domani, alle 15. Il corteo funebre dalla camera mortuaria lo accompagnerà al cimitero centrale per un breve saluto. Amati, come da lui richiesto, sarà cremato e le sue ceneri trasferite al cimitero di Urbino, sua città di origine. Arrivato a Fano come commissario del Pci, Amati ebbe una lunga carriera politica, prima come assessore a Fano, poi negli anni ‘70 come assessore provinciale alle Finanze quando presidente era Vergari e vice presidente, l’onorevole Angelini. «Aldo Amati — sottolinea Giuliano Lucarini — va ricordato per la grande competenza come assessore provinciale alle Finanze, ma anche per il restauro di diversi teatri della provincia e per la realizzazione della piscina Dini Salvalai. Amati è un uomo che ha creduto fortemente nella Fano-Grosseto, come nella marineria e nel porto di Fano. A lui si deve l’impulso al laboratorio di biologia marina».
E ANCORA: «Come tutti i dirigenti di partito di allora era un uomo del dialogo, con i socialisti e i democristiani, e del fare. Tra i progetti importanti realizzati in quegli anni c’è certamente la centrale ortofrutticola. Era una persona franca e schietta, che non conosceva l’astio e non aveva riserve mentali. Come la maggior parte dei vecchi dirigenti politici era una persona del popolo che stava tra il popolo. Allora non si twittava come oggi, ma si andava a parlare tra la gente. Era sempre in prima fila nelle grandi manifestazioni, come quella con i trattori davanti al bar centrale per il superamento della mezzadria, e nei grandi eventi come l’arrivo al Politeama di Giorgio Amendola per ricordare Bruno Venturini. Il segretario del Pd Fano, Stefano Marchegiani esprime alla famiglia, in particolare alla figlia Catia (Catia Amati è un esponente del Pd fanese ndr), il cordoglio del Partito democratico: Amati è stato un militante del Pci che ha partecipato alle lotte operai e contadine. Moderno, intelligente, saggio: la sua scomparsa lascia un grande vuoto».
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