Fano, 1 aprile 2023 – Inizia la corsa in discesa per arrivare alla vendita all’asta del porto turistico Marina dei Cesari. Perché il liquidatore Gaia Cesaroni di Pesaro, dopo aver ricevuto l’ok da parte del giudice fallimentare del tribunale, sta per affidare l’incarico ad una società milanese specializzata nell’ambito della nautica. Quindi la società attraverso i suoi periti dovrà valutare tutto lo scalo turistico cittadino, alla luce di diversi fattori: lo stato delle opere in cemento e quindi il loro degrado, banchine e posti barca.
Non secondario nella valutazione della Marina dei Cesari potrebbe essere anche il fatto che lo scalo ha assoluto bisogno di essere dragato tanto che le imbarcazione della Pershing e non solo vengono ora dirottate su Pesaro perché ci sono problemi a depositarle in acqua. Terminato questa perizia, il bando di gara potrebbe essere fatto per tra la fine di quest’anno ed i primi mesi del prossimo anno "ed abbiamo intenzione di pubblicizzare questa vendita non solo a livello italiano ma anche europeo", dice Gaia Cesaroni.
Ruolo non secondario all’interno di questa partita lo avrà anche la società della galassia De Agostini che ha comprato dalle banche i crediti della vecchia gestione, che faceva capo ad Alberto Cazziol. Che, vale la pena di ricordarlo, ha deciso di ricorrere in Cassazione dopo che il tribunale per la seconda volta ha dichiarato fallita la società Marina dei Cesari. Passo, quello deciso da Cazziol, che comunque non ha ‘bloccato’ le procedure per la vendita all’asta dello scalo turistico. Sulla base del prezzo che stabiliranno i periti, stando agli avvocati che stanno seguendo questa lunga vicenda, si capiranno anche le mosse che farà il fondo De Agostini e cioè se partecipare alla gara o meno. Perché se la stima dovesse risultare troppo alta – caso non nuovo nell’ambito dei fallimenti rispetto al mercato reale – ci potrebbero essere anche diverse aste fino ad arrivare ad un prezzo ritenuto competitivo.
Intanto nel mezzo c’è anche la palazzina che ospitava il bar ristorante e diversi uffici. Anche qui tutto per ora è fermo anche perché per assegnare degli spazi, visto anche la buona stagione alle porte, il liquidatore Gaia Cesaroni deve comunque procedere attraverso una specie di asta per avere la migliore offerta. Dietro questa partita anche le decine di affiliati allo Yacht Club che sperano di tornare in possesso dei loro vecchi locali. L’associazione nautica ha dentro imprenditori e diversi professionisti.
m.g.