
Nel riquadro Matteo Andreoni, neo coordinatore
Cartoceto (Pesaro Urbino), 22 novembre 2024 – E’ Cartoceto il punto di riferimento delle Marche per il settore oleoturistico e olivicolo. Matteo Andreoni, vicesindaco con delega al turismo, è stato eletto all’unanimità coordinatore regionale dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, realtà che a livello italiano conta 502 soci, tra cui 16 Comuni marchigiani. Un riconoscimento prezioso per la forte identità che il territorio della Dop Cartoceto, unica olearia regionale, esprime nel panorama da vent’anni e per l’impegno profuso per lo sviluppo di ciò che in generale l’olivicoltura e la produzione di olio evo di qualità possono rappresentare per il territorio marchigiano.
Comprensibilmente soddisfatto Andreoni: “Ringrazio i colleghi amministratori per la fiducia e la coordinatrice uscente Debora Conti per la passione costantemente dimostrata durante il suo percorso. Sento la responsabilità di stimolare un lavoro di rete tra le città dell’olio marchigiane, per valorizzare l’olio extravergine di oliva di qualità e il patrimonio olivicolo, puntando fortemente sull’oleoturismo”. Andreoni, sottolinea anche il ruolo importante che le Marche devono giocare nello scenario di riferimento, ricordando la legge sull’oleoturismo approvata dalla Regione: “Una legge per la quale l’Associazione Città dell’Olio e il Consorzio Dop Cartoceto hanno fornito il proprio contributo, che rappresenta una pietra miliare per lo sviluppo del turismo legato all’olio. Che non è solo un prodotto, ma un elemento strategico su cui insistere per rafforzare le opportunità di crescita del territorio. È grazie a strumenti come questo che possiamo valorizzare le nostre aree, promuovendo attività di degustazione e abbinamento con operatori qualificati, pensate per coinvolgere il visitatore in un’esperienza unica”.
Anche il sindaco Enrico Rossi evidenzia il ruolo che la tradizione olivicola delle Marche può esercitare per il rafforzamento e la crescita dell’entroterra marchigiano e al riguardo punta il dito contro l’uso dei terreni agricoli per il fotovoltaico: “Il patrimonio agricolo è risorsa essenziale per la nostra economia e il nostro paesaggio deve continuare a rappresentare un tratto di riconoscibilità ai fini turistici. La nostra scelta è chiara: l’agricoltura dev’essere un pilastro di sviluppo e non può essere sacrificata per interessi speculativi che non generano alcun riflesso economico, se non arricchire scatole finanziarie spesso vuote”.