TIZIANA PETRELLI
Economia

Acqua: anche Fano aspetta la stangata in bolletta

Nei prossimi giorni arriveranno le fatture sui consumi dopo l’aumento del 10% deciso a ottobre. Mattioli (Aset): “Possibili rateizzazioni”

Lavori di Aset sulla rete idrica in viale Dante Alighieri

Lavori di Aset sulla rete idrica in viale Dante Alighieri

Fano, 8 gennaio 2025 – Una doccia fredda per molti. Nei prossimi giorni, infatti, i fanesi riceveranno bollette dell’acqua con aumenti fino al 10% rispetto allo scorso anno. Un rincaro, superiore all’8% deciso da Marche Multiservizi, che è stato deliberato dall’Assemblea dell’Ato sul finire del 2024. Oltre all’aumento delle tariffe provinciali, a far lievitare il prossimo pagamento, si aggiunge il conguaglio di fine anno, che si applica sui consumi reali rispetto alle stime iniziali. Anche lui soggetto all’incremento.

Un doppio impatto che anche Giacomo Mattioli, presidente di Aset spa, ammette potrebbe portare alla disperazione qualcuno. “In alcuni casi, la combinazione di questi due fattori potrebbe addirittura raddoppiare gli importi in bolletta” ha infatti confermato Mattioli. Per questo Aset sta già monitorando le situazioni, per valutare eventuali disagi per i cittadini. “L’aumento tariffario è stato deciso il 25 ottobre scorso e non ad inizio anno come sarebbe stato più logico e indolore per i cittadini - spiega - che avrebbero visto spalmare su 12 mesi l’incremento, che per noi è del 9,9% riferito all’intero anno 2024. Sebbene i primi tre trimestri siano già stati fatturati, l’ultimo trimestre (ottobre-dicembre) sarà fatturato con la nuova tariffa, comportando retroattività sui consumi precedenti. Questo meccanismo potrebbe aumentare il costo delle bollette, soprattutto per chi ha consumato più del previsto. Se l’aumento supera il 150%, il conguaglio sarà automaticamente rateizzato da Aset. Tra l’80% e il 150%, la rateizzazione va richiesta dal cliente. Al di sotto dell’80%, ogni caso sarà valutato separatamente”.

Mattioli spiega che i principali fattori che giustificano i maggiori aumenti per i clienti Aset rispetto a quelli di Marche Multiservizi, sono i costi operativi e gli investimenti. I costi operativi sono influenzati principalmente dall’aggiornamento Istat, con aumenti limitati. Gli investimenti, però, sono la causa principale. Aset ha infatti investito 7,5 milioni di euro nel 2022 e oltre 10 milioni nel 2023, per migliorare le reti idriche e ridurre le perdite. “Le perdite sulla rete sono un problema nazionale, ma noi a Fano nel 2023 siamo scesi al 22%, con l’obiettivo di scendere sotto il 20% nel 2024” dice Mattioli. Un miglioramento delle infrastrutture che è visto come un segno di eccellenza, considerando che già una percentuale di perdite inferiore al 25% è considerata “ottimale” in un Paese che registra in media il 40%.

Inoltre, Aset ha realizzato “investimenti significativi, come l’impianto di osmosi inversa, che garantirà acqua potabile durante le emergenze idriche estive: a differenza di altri comuni della regione è un problema che noi non abbiamo”. Un altro fattore che ha penalizzato Aset è l’esclusione dal Bando per i finanziamenti delle reti idriche del Pnrr, che erano riservati alle aziende con oltre 100mila utenze”. Il problema si è verificato solo con il Pnrr, che ha imposto una limitazione specifica. E’ stato l’unico caso di esclusione per noi, ma il Pnrr è ormai un treno che è passato, visto che i fondi devono essere utilizzati entro il 2026. L’essere un’azienda più piccola, con 80mila utenze, non ci impedisce di accedere a tutti gli altri fondi europei, che continueremo a sfruttare”. La qualità dell’acqua e la riduzione delle perdite sono la priorità. “Voglio ringraziare i cittadini per il loro sostegno. Nonostante le difficoltà legate ai fondi, il nostro obiettivo è sempre quello di migliorare i servizi e garantire acqua di qualità a tutti” ha concluso Mattioli.