Fano (Pesaro-Urbino), giovedì 8 agosto 2024 - Tanta era la voglia di ascoltarli, che ieri sera il pubblico fanese è rimasto a sedere silenzioso e composto anche quando sulle loro teste ha iniziato a piovere.
Qualcuno si è coperto la testa con la giacca o un fazzoletto, altri hanno cercato riparo sotto le fronde degli alberi. Un’ora dopo però, si è alzato veloce anche il vento che soffiava con una forza tale da rischiare di portarsi via il palco su cui si stavano esibendo i due ospiti tanto attesi della Rassegna fanese Comizi d’Amore.
Solo allora alla Rocca Malatestiana si è interrotta la lectio magistralis (con interventi musicali umoristici) del geologo Mario Tozzi, volto noto della Tv, conduttore di trasmissioni come Gaia-il pianeta che vive; Atlantide-storie di uomini e di mondi e Sapiens-un solo pianeta che hanno fatto la storia della divulgazione scientifica sul piccolo schermo. In questo spettacolo sul clima rovinato dal meteo Mario Tozzi propone una nuova visione per uscire dal rischio idrogeologico in un territorio come quello italiano che l'emergenza climatica e le scelte dell'uomo, spesso poco incisive o sbagliate, hanno reso ancor più fragile e pericolosa.
Lo fa assieme a Max Paiella in un "Viaggio in Italia" (il titolo è un omaggio al regista Roberto Rossellini e al giornalista Guido Piovene che fece una memorabile radiotrasmissione sui luoghi dell'Italia anni Cinquanta), che attraverso la citazione del libro 'Oltre il Fango' uscito nell’ottobre scorso edito da Mondadori (ed ora in tour con firmacopie), affronta le bellezze e le criticità del nostro Paese.
“Se il dissesto idrogeologico mette a rischio quasi il 94% dei comuni italiani e frane e alluvioni sono sempre più causa di devastazione e morte, è evidente la necessità di un deciso e repentino cambio di passo” spiega Tozzi. Ma in quale direzione? Analizzando cause e soluzioni vere e false Tozzi, che è geologo, ricercatore del Cnr e conduttore televisivo, riflette su quali comportamenti virtuosi possano tamponare le manifestazioni della natura e su quali siano, invece, i comportamenti sbagliati, che possono solo peggiorare condizioni già al limite.
“Di certo il dibattito televisivo su temi scientifici, che accosta dati inconfutabili ad affermazioni negazioniste fatte circolare per evitare o procrastinare interventi normativi che penalizzerebbero gli interessi economici dei cosiddetti poteri forti, non aiutano alla causa. E’ per questo che non partecipo a trasmissioni televisive in cui si vuole a tutti i costi offrire un contraddittorio, quando il contraddittorio non è scientifico. Io non gioco a scacchi con un piccione. Perché il piccione non conosce le regole, starnazzando farà cadere tutti i pezzi, defecherà sulla scacchiera e poi se ne andrà via tutto impettito come se avesse vinto lui”.