TIZIANA PETRELLI
Cultura e spettacoli

Concerto al Teatro della Fortuna per celebrare la Cultura Ebraica

Sabato 14 settembre alle 21.15 nella Sala Verdi con i musicisti del Progetto Davka. Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Il dirigente Pucci, l'assessore Tarsi e la portavoce della Comunità Ebraica Lanternari

Il dirigente Pucci, l'assessore Tarsi e la portavoce della Comunità Ebraica Lanternari

Fano (Pesaro e Urbino), martedì 10 settembre 2024 - Anche a Fano si celebrerà sabato la giornata europea della Cultura ebraica. Per l’occasione l’assessorato alla Cultura del Comune di Fano, in collaborazione con la Fondazione Teatro, la Comunità Ebraica di Ancona e l’Ucei (Unione delle Comunità ebraiche italiane), ha organizzato un evento musicale intitolato ‘Sulle soglie del pozzo. La famiglia nella tradizione musicale ebraica’, in scena sabato sera alle 21.15 nella Sala Verdi del Teatro della Fortuna (ingresso libero fino ad esaurimento posti, consigliata la prenotazione al numero 0721 800750 o mail botteghino@teatrodellafortuna.it): un itinerario virtuale di canti sulla famiglia e le donne, raccolti tra le varie comunità ebraiche ai quattro angoli del pianeta.

In pratica concerto-dialogo a cura di ‘Progetto Davka’ un gruppo di musicisti italiani di fedi diverse combinano melodie antiche, ritmi moderni e la lettura di brevi testi della cultura ebraica per trasmettere alle future generazioni l’importanza di sviluppare la propria identità nella riscoperta e nell’ospitalità di quella altrui. “Questa giornata europea - ha detto nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, l’assessore alla Cultura Lucia Tarsi - in questo particolare momento storico ha la necessità di essere diffusa, per sollecitare la sensibilità di tutti. Perché l’ignoranza genera la paura e la paura genera odio e pregiudizio. Questo spettacolo ci può aiutare a comprendere. L’argomento scelto a livello europeo è la famiglia, cuore fondante della nostra civiltà ed elemento di congiunzione tra le nostre culture. Sarà un’occasione di confronto, sul modo di vedere e di interpretare il matrimonio e la vita coniugale come anche quella della famiglia in generale, tra due tradizioni affini, direi sorelle. E’ un approfondimento conoscitivo ma anche un confronto, in un momento storico in cui si dimenticano tanti aspetti positivi dei legami tra le due culture e purtroppo c’è chi soffia sul fuoco dei possibili contrasti. Noi vogliamo superare tutto questo, con un intento puramente culturale e di approfondimento sociologico”.

A nome della Comunità Ebraica di Ancona ha parlato la delegata Rossana Lanternari: “Questo è il nono anno che in 27 Paesi Europei, di cui 106 località italiane, si celebra la cultura ebraica - ha spiegato -. Per noi questo è un periodo un po’ strano… per alcuni siamo ancora un popolo misterioso. Anche a Fano c’è stata un tempo una bella comunità ebraica e c’erano addirittura due sinagoghe, ora abitate. E persino un ghetto. Questa può essere un’occasione per sapere, per condividere e stare insieme. La famiglia è un elemento importante della cultura ebraica e in particolare la figura della donna: tutto questo verrà musicato e raccontato in modo affascinante dal maestro Maurizio Di Veroli”.

Queste le anticipazioni del musicista: “Non voglio svelare tutti i dettagli della serata perché ci saranno anche piacevoli sorprese. Posso solo dire che chi vorrà potrà persino ballare – prosegue Di Veroli – . Il concerto-narrazione del progetto Davka è una sorta di viaggio virtuale nelle diverse lingue della tradizione e ci condurrà alla scoperta del valore della famiglia, asse portante della cultura ebraica. Pensate che il nome dello spettacolo, ‘Sulle soglie del pozzo’, nasce proprio dal luogo in cui, nella tradizione di Israele, avvengono i matrimoni: si tratta di un luogo simbolo, perché così come l’acqua è fondamentale per il sostentamento del corpo, la famiglia lo è per il popolo e per la società”. “I tre musicisti che mi accompagneranno – conclude il Maestro Di Veroli – non sono ebrei e appartengono ad esperienze spirituali diverse: un esempio di rispetto e condivisione”. “Abbiamo scelto uno spettacolo più che un convegno – è la chiusura affidata al dirigente dei Servizi Educativi del Comune, Ignazio Pucci – proprio per veicolare meglio il messaggio che vogliamo diffondere”.