Fano, 8 maggio 2019 - Il premio Nobel per la Pace 2006 Muhammad Yunus sarà a Fano, il 20 maggio, all’anteprima mondiale dell’opera lirica «27 dollari», in programma al Teatro della Fortuna di Fano (ore 18). L’opera, ideata dalla compositrice Paola Samoggia, è ispirata al libro scritto dallo stesso Yunus «Il banchiere dei poveri». Samoggia ha tradotto in suoni, melodie ed arie la storia di un intero villaggio schiavizzato, il quale non riusciva ad estinguere un debito da 27 dollari che lo incatenava agli usurai. Il microcredito ideato da Yunus ha dato loro i mezzi per conquistarsi la libertà e ha permesso all’economista bengalese di conquistare il Nobel.
L'opera, come il libro, racconta una vicenda di donne che, lottando per strappare i figli dalla fame, hanno conquistato l’autonomia economica e l’emancipazione sociale e civile. Lo spettacolo, che gli ideatore hanno intenzione di portare in tutto il mondo, è stato realizzato dall’Associazione nazionale italiana cantanti, in collaborazione con l’Università di Urbino, il Comune, la Fondazione Teatro della Fortuna e Imagem Srl e, ieri pomeriggio, è stato presentato in una conferenza stampa nella sala della Concordia.
L’opera «27 dollari» sarà diretta da Andrea Mirò (moglie di Enrico Ruggeri), con Carlo Magrì alla regia, e interpretato dal soprano Felicia Bongiovanni (ambasciatrice della Nazionale italiana cantanti e direttore artistico del progetto Impresa e Cultura dell’Università di Urbino) e dal tenore Cristiano Cremonini.
Nata per favorire la diffusione del microcredito e per lo sviluppo economico e sociale delle aree più povere, dell’opera è stato realizzato anche un libretto da parte di Rita Forlani. L’opera è finanziata anche dalla Associazione nazionale italiana cantanti: «Da oltre 40 anni l’Associazione scende in campo per raccogliere e testimoniare solidarietà concreta ai più deboli partendo dai bambini e dalle donne – ha spiegato Gianluca Pecchini, direttore generale dell’associazione –. Questa è una nuova sfida che la Nazionale cantanti ha raccolto al fianco di un Grande della Terra». «Ci sono diverse produzioni artistiche definite di denuncia – ha sottolineato l’ideatrice del progetto e della musica, Paola Samoggia – questa non solo denuncia, ma propone un modello per la soluzione di un grave problema sociale».
Con lo scopo di diffondere l’insegnamento delle teorie del professor Yunus, l’Università di Urbino darà vita allo Yunus Social Business Centre di Urbino, quale centro di ricerca sul tema dell’impresa e dell’economia sociale che farà capo alla rete internazionale degli Yunus Centre e di cui sarà direttrice Elisabetta Righini. Fra le attività del Centro si inserirà anche il progetto Impresa e Cultura dell’Università di cui la professoressa Righini è responsabile scientifico. E proprio a Urbino, il 20 maggio, alle 16, il Premio Nobel per la Pace inaugurerà insieme al rettore Vilberto Stocchi, nella sede di Giurisprudenza, lo Yunus Social Business Centre, poi al Teatro della Fortuna il rettore gli conferirà l’onoreficenza del Sigillo di Ateneo.
an. mar.