Sul tema dell’arretramento della ferrovia "non è pensabile fare ragionamenti localistici, né pensare che l’arretramento si possa fare per un comune e per altri invece no". Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri, e il coordinatore regionale Giorgio Fede in merito alla polemica sull’arretramento della ferrovia adriatica nel tratto pesarese-fanese. Ipotesi che sembrerebbe archiviata dal governo. Nei giorni scorsi il segretario del Pd fanese Renato Claudio Minardi e il sindaco Luca Serfilippi si erano scontrati a seguito delle accuse che l’eurodeputato Matteo Ricci aveva mosso al Governo Meloni accusandolo di scippare il miliardo e 800 milioni assegnati al nostro territorio dal Governo Draghi.
"Altri ragionamenti - dicono i pentastellati, di fatto sostenendo la tesi Serfilippi -, richiederebbero una valutazione tecnica approfondita alla quale la politica dovrebbe prudentemente attenersi. Perché l’arretramento della ferrovia è un tema che interviene su progetti ferroviari già in itinere, modifiche sulle quali, trattandosi di una linea che va da Bologna a Taranto, va verificata la fattibilità che ad oggi ci vede fortemente critici. Non è pensabile fare ragionamenti localistici, né pensare che l’arretramento si possa fare per un comune e per altri no".
L’onorevole Fede fa parte della Commissione trasporti alla Camera dei deputati nonché del Comitato nazionale M5S per le infrastrutture e la mobilità sostenibile: "Purtroppo - dice - imperversa una politica basata su annunci che hanno poco o nulla a che fare con la realtà. Quando eravamo al governo è stato il M5S a finanziare una serie di studi di fattibilità su opere infrastrutturali che sarebbero importanti per la nostra regione (ad esempio il ripristino della Fano Urbino, l’allargamento e arretramento dell’A14, la ferrovia Salaria), scoprendo che mentre gli altri parlavano, a volte erano stati responsabili addirittura del blocco delle opere (come nel caso dell’A14)".
Riguardo al bypass ferroviario: "Arretrare la ferrovia per i pochi chilometri che interessano la città di Pesaro costerebbe quasi 2 miliardi di euro contro una spesa complessiva di 5 miliardi per il potenziamento dell’intera linea da Bologna a Taranto, per centinaia di chilometri. I 5 miliardi, già oggetto di revisione, sono soldi trovati dal governo Conte col Pnrr, e attualmente pare che questo governo faccia fatica anche a realizzare questo intervento, che è fondamentale e riguarda 5 regioni". Conclude Ruggeri: "Andrebbe spostato il traffico dei treni merci e dell’alta velocità in una linea dedicata, lasciando l’attuale tratta regionale ferroviaria per un servizio di metropolitana di superficie".
ti.pe.