di Anna Marchetti
Ultimo passaggio in consiglio comunale per la variante al Prg del monastero dei frati trappisti sulle colline di Prelato-Montegiove. Martedì, se non ci saranno sorprese dell’ultimo minuto, i consiglieri comunali dovrebbero approvare in via definitiva la variante al Prg che aveva già ottenuto il via libera a ottobre 2023. A quel punto i trappisti, che ancora non hanno lasciato il convento di Frattocchie di Roma, potranno avviare l’iter per la costruzione dell’imponente edifico. Il progetto, già pronto, prevede 23 celle per i monaci, chiesa, sacrestia, uffici vari, refettorio, biblioteca, scriptorium, sala capitolo, sala liturgia, sala parlatori, cucina, dispensa, magazzino.
La sua edificazione è stata non poco contestata soprattutto dalle associazione ambientaliste per l’impatto che la costruzione avrà sul territorio. Anche sul sito ufficiale della comunità monastica è comparsa la notizia del trasferimento. "I motivi – scrivono – sono svariati e possono tutti essere considerati come ostacoli ad una autenticità di vita monastica nella solitudine e nel raccoglimento. Dal nostro arrivo a Frattocchie nel 1929 la zona conosce un costante processo di urbanizzazione e la via Appia Nuova, che costeggia il monastero, diviene sempre più rumorosa. Adesso siamo circondati dalla città. Il vicino aeroporto di Ciampino (il monastero è al centro del cono di volo) cresce di importanza e si moltiplicano i voli. Inoltre anche i fabbricati monastici, con la riduzione di numero dei membri della comunità, si rivelano via via sproporzionati così come le attività lavorative".
E ancora: "Con il superiore don José Otero, a partire dal 2012, sono state effettuate ricerche via via più serrate di un nuovo sito per il monastero. Quando è stato trovato il posto giusto abbiamo provveduto a tutti gli adempimenti. Nel 2018 abbiamo iniziato i lavori di restauro di un antico casale, già presente sul terreno, che sono terminati nel 2021. Questo edificio, in futuro, sarà la foresteria del monastero e, al momento del trasferimento, verrà usato come prima abitazione dei monaci, durante la costruzione del monastero".