Si è aperta ieri alla MeMo la mostra ‘Tullio Ghiandoni e la Biblioteca Federiciana’, a cura di Marco Ferri e Giordano Perelli, con la collaborazione di Giordano Santini. La mostra, fino al 30 dicembre, approfondisce la figura di uno dei migliori artisti e grafici della sua generazione, nato a Fano nel gennaio del 1922. Ha lavorato alla Mondadori, ma la sua passione era il disegno, in tutte le sue forme. Ha ottenuto riconoscimenti importanti: nel 1973 un suo manifesto è stato scelto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’anno internazionale del libro. Alla MeMo sarà possibile ammirare una parte della sua produzione, che conserva la Biblioteca Federiciana, e alcuni disegni provenienti da collezioni private.
CronacaTullio Ghiandoni. Mostra alla Memo