Fano, 20 settembre 2024 – Con le piogge di questi giorni, cresce la preoccupazione di chi abita lungo il torrente Arzilla (foto). Se ne fa interprete Walter Durpetti di Arzilla Viva, l’associazione che lo scorso anno aveva sollecitato l’intervento della Prefettura per mettere in sicurezza il corso d’acqua. “Ancora una volta ho trascorso una notte sveglio – racconta Durpetti – a controllare il livello dell’acqua e a tranquillizzare gli altri componenti della famiglia. E’ passato quasi un anno dall’incontro in Prefettura, a novembre 2023 dove erano stati convocati Regione, Genio civile, Comune e Consorzio di Bonifica, ma non si è mosso nulla. Non ne faccio una questione politica, ma di sicurezza. Purtroppo in questi anni sono stati portati avanti tanti progetti, come il Waterfront di Sassonia, ma nessuno che riguardasse l’Arzilla”.
Con il cambio della giunta comunale si aprono nuove prospettive: “Come associazione chiederemo un incontro – assicura Durpetti – al sindaco Luca Serfilippi e l’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Ilari”. C’è da dire che non si parte da zero in quanto nei cassetti comunali dal 2022 c’è uno studio, commissionato dall’allora amministrazione Seri, sul torrente Arzilla e il fiume Metauro. In quel documento si spiega che andrebbero create aree di esondazione o casse di espansione – ne era stata individuata una in zona Falciraga, ma per la sua realizzazione servirebbero 6 milioni di euro – adeguati gli argini per il regolare deflusso delle acque ed eliminati i limi che, nel corso degli anni, hanno creato, lungo l’argine, un muro alto quasi 3 metri. “Altra preoccupazione riguarda gli alberi pericolanti lungo l’argine – fa notare Durpetti – che se dovessero crollare impedirebbero il regolare deflusso dell’acqua”. “Alberi – assicura Giorgio Pucci del Comitato per la salvaguardia di Trave, Arzilla e Gimarra – che sono già stati segnalati al Consorzio di Bonifica, per gli interventi si attendeva la fine della nidificazione”.