Fano, 3 giugno 2024 – Don Giacomo Ruggeri è tornato a casa a Fano. E’ arrivato pochi giorni fa. Ora “è a disposizione della diocesi cittadina e non è più a Pordenone”, dice il vescovo Andrea Andreozzi. Una operazione, il ritorno di don Giacomo, che ha portato avanti con costanza e determinazione proprio il vescovo che si è spesso interfacciato con questo sacerdote. Il quale dopo la difficile vicenda dell’estate del 2012 quando sulla spiaggia di Metaurilia, venne colto in atteggiamenti inequivocabili con una ragazzina allora 13enne. Seguì l’arresto, il processo e la condanna ad un anno e 11 mesi di reclusione. Lasciò Fano ma non l’abito talare. Finì alla Curia di Pordenone dove ha ricoperto incarichi di prestigio all’interno della Chiesa. Un ’esilio’ durato 12 anni.
Don Giacomo Ruggeri è stato visto giovedì scorso ad un pranzo a cui hanno partecipato oltre cento preti passati per il seminario di via Roma. “Daremo l’annuncio – ha detto ieri il vescovo Andreozzi – con una conferenza stampa che terremo a metà mese del riordino dell’assetto interno della diocesi, ed in questo processo che andrà avanti da giugno a settembre, rientrerà anche la figura di don Giacomo Ruggeri. Quindi sarà deciso il suo nuovo incarico venendo incontro ai suoi desideri tenendo conto anche di quelli di una Curia che sta soffrendo la mancancanza di sacerdoti”.
Vive con i fratelli a Saltara?
“No, questo no, perché non vuole essere di peso a nessuno per cui è completamente autonomo” dice monsignor Andreozzi. Non vuole aggiungere altro il massimo esponente della chiesa cittadina anche perché il rumoreggiare sul rientro di questo sacerdote va avanti da diversi giorni: tanti hanno dimenticato a perdonato “come è giusto che sia”, altri invece, soprattutto i più ortodossi storcono un po’ la bocca.
Va detto, anche se dalla Curia nessuno vuole commentare, che esponenti di vertice della diocesi si sono mossi con grande prudenza e circospezione su questa vicenda. Ed uno dei punti più delicati è stato quello di andare a sondare anche la comunità parrocchiale di Orciano, dove nel 2012, don Ruggeri svolgeva il ruolo di parroco. Nessuno, pare, si sia messo a ballare sopra i tavoli, ma è altresì vero che nessuno si è posto di traverso, ponendo ostacoli. Questo il passo più delicato che ha dovuto compiere il Vescovo.
Intanto Mauro Amati, ex maresciallo dei carabinieri, ha assunto l’incarico di segretario del vescovo. “Bravissimo Mauro e non sapevo che fosse stato carabiniere. Un uomo che si dedica e si spende per il prossimo” e poi aggiunge il vescovo ridendo: “Se dovessi dimenticare la chiavi, come capita, so ora dove andare a bussare per non dormire fuori. Don Luca, l’ex segretario, lo utilizzerò per altri incarichi”.
m.g.