Fano, 27 settembre 2024 – La ricreazione è solitamente il momento più atteso da uno studente, durante la propria giornata a scuola: una manciata di minuti, seppur brevi e fugaci, per rifocillarsi, ridere e scherzare insieme ai compagni, radunare le idee in vista di un’interrogazione o semplicemente rilassarsi un po’. Niente di tutto questo, però, si è visto ieri durante l’intervallo dell’Istituto professionale Olivetti di Fano. Niente risate, niente corse nei corridoi, solo commozione e, a rompere il silenzio, le parole pronunciate al microfono da alcuni dei tanti studenti radunatisi nel cortile interno per ricordare Tommaso Bisciari, morto martedì a 14 anni proprio tra i corridoi della scuola di via Nolfi.
Un ragazzo come loro, che amava la tecnologia e certe volte diceva di voler diventare farmacista – aveva raccontato il padre – ma che intanto frequentava il corso di Gestione delle acque e risanamento ambientale. Un giovane tale e quale a tutti quelli presenti nel cortile ieri mattina, stroncato, però, da una malattia cardiaca congenita scoperta due anni e mezzo fa e che ha presentato il conto prima che l’ospedale Sant’Orsola di Bologna riuscisse a trovare un cuore idoneo per il trapianto.
Lo hanno definito “un angelo” che se n’è volato via e forse è proprio per provare a raggiungerlo lassù, ovunque lui si trovi ora, che gli altri studenti hanno librato nel cielo sopra a Fano due palloncini bianchi con impressi un saluto e un cuore. “Vola più in alto che puoi, angelo. Rimarrai per sempre nelle nostre menti e nei nostri cuori. Buon viaggio, dalla tua classe”, è stato il pensiero letto a nome dei suoi compagni da un rappresentante della 1ªK, che il ragazzo frequentava. Mercoledì, sulla porta dell’aula, erano anche sono state appese delle rose bianche e un saluto, scritto, indirizzato al giovane.
Poi lo hanno ricordato un po’ tutti, pure chi non lo conosceva perché iscritto a una sezione diversa o anche solo perché il tempo a disposizione per entrare in confidenza è stato troppo poco. “Ciao Tommy – ha letto un altro ragazzo –. Qualche giorno fa ti ho visto fuori da scuola che attendevi. Cosa, non so, magari i tuoi genitori. Mai, però, avrei pensato che quella sarebbe stata l’ultima volta che avrei potuto legare con te”.
E poi, ancora, ricordi da tanti alunni, tra chi gli chiede di “continuare a sorridere come ha sempre fatto” e di “proteggerci da lassù”, chi gli promette che “rimarrà sempre nei nostri cuori” e chi sottolinea come “nessuno dovrebbe sopportare la perdita di un compagno o di un figlio. Anima fragile, che avrebbe dovuto continuare a sorridere e divertirsi, ora sei un angelo”.
Al momento del ricordo non c’erano i genitori di Tommaso, il padre Luca e la madre Laura Pierangeli, ma c’era il maggiore dei suoi due fratelli, che ha ricevuto l’abbraccio di tutti. C’era anche il sindaco, Luca Serfilippi, e pure la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Donatella D’Amico, ha inviato un messaggio di cordoglio, letto con voce rotta per l’emozione dalla preside Eleonora Augello.
“Siamo un gruppo, una scuola, persone che camminano insieme nel bene e nel male – ha aggiunto la docente di religione, Anna Maria Ucci –. Persone che hanno imparato tanto, oggi, a cui rimarranno nel cuore la voglia di esserci, la gentilezza, l’amore reciproco e la disponibilità, che sono il messaggio più grande che ci abbia lasciato Tommaso”.
Dopo il ricordo a scuola, oggi ci si sposterà in chiesa per l’ultimo saluto al giovane. Il funerale si svolgerà alle 15 a San Cristoforo, dove, come ha raccontato il parroco, don Mauro Bargnesi, Tommaso frequentava il catechismo in preparazione alla cresima che avrebbe dovuto ricevere tra neanche due settimane.