REDAZIONE FANO

Salpa 'The Williams Tour', la disabilità a bordo di Adriatica per sconfiggere i pregiudizi

Si cercano finanziatori per l'ambizioso progetto di inclusione sociale dell'associazione fanese Genitori Sindrome di Williams

Patrizio Roversi e i primi sostenitori dell'iniziativa

Patrizio Roversi e i primi sostenitori dell'iniziativa

Fano (Pesaro e Urbino) 15 giugno 2017 - Partirà il 22 settembre accolta in un porto di Genova in festa per il 57° Salone nautico, la prima edizione di “The Williams Tour”, il viaggio in barca a vela organizzato dall’associazione fanese Genitori Sindrome di Williams che coinvolgerà 20 giovani affetti dalla sindrome di Williams in un percorso a tappe, lungo 39 giorni di navigazione, che toccherà 11 porti italiani fino ad approdare, il 30 ottobre, nella città della Fortuna. Un’impresa avventurosa che sta già entusiasmando genitori e ragazzi intenti nei preparativi e che ha già ottenuto il sostegno di importanti testimonial tra cui Valentina Vezzali, medaglia d’oro olimpica nella scherma e deputato della Repubblica Italiana, e le voci di Radio2 Fede e Tinto: personaggi che hanno messo la faccia – e il cuore – in un video promozionale che avrà l’obiettivo di attirare quanto più interesse possibile intorno al progetto. E pure finanziatori dal cuore d'oro. Sarà Adriatica, l’imbarcazione che Patrizio Roversi varò nel settembre 2001 a Fano per farne una “star” televisiva, ad ospitare i ragazzi nella loro traversata intorno all’Italia. Negli anni di “Velisti per caso” Adriatica ha ospitato decine di personaggi famosi per poi congedarsi dalla tv, rendendosi però disponibile per progetti di solidarietà e utilità sociale. Obiettivo del progetto, oltre a quello di informare e divulgare i progressi raggiunti dalla scienza medica riguardo alla Sindrome di Williams, è portare avanti la lotta contro i pregiudizi nei confronti delle persone disabili e superare i preconcetti che impediscono ai ragazzi Williams di inserirsi nel tessuto sociale. “The Williams Tour Italia” cercherà di dimostrare che i soggetti con disabilità possono dare il loro contributo nella società se viene data loro occasione di esprimersi e migliorare la qualità di vita. COS’È “THE WILLIAMS TOUR ITALIA” La vela come terapia. Il tour coinvolgerà 20 ragazzi tra i 18 e i 40 anni provenienti da ogni parte d’Italia che, suddivisi in gruppi di 5, si daranno il cambio nei vari porti in cui Adriatica farà sosta. “I ragazzi e le ragazze Williams – spiega il presidente dell'associazione di genitori, Andrea Romiti – guideranno la navigazione, saranno loro, diretti da skipper professionisti, a comporre l’equipaggio che manovrerà la barca nelle diverse andature, nelle virate, nelle abbattute e in tutte le operazioni che un team deve svolgere per navigare a bordo di un cabinato a vela. Quando Adriatica sosterà al porto, svolgeranno le quotidiane attività di bordo, come quella di aiuto cuoco o cameriere, e si cimenteranno anche nel suonare uno strumento musicale. Ognuno avrà un ruolo e potrà dare il proprio contributo affinché la ‘convivenza’ su Adriatica si svolga nel migliore dei modi. Verrà anche realizzato un giornale di bordo attraverso il quale verrà tenuta traccia delle esperienze vissute in mare”. L’equipaggio sarà composto di volta in volta da 10/12 persone: oltre ai ragazzi Williams, ci sarà anche un medico, uno psicoterapeuta, un cuoco, uno skipper e i responsabili dell’Associazione. Da Genova, il viaggio toccherà Livorno, Civitavecchia, Napoli, Palermo, Crotone, Bari, Ancona, Rimini, Venezia, Trieste e Fano. In ogni tappa verranno organizzati dei convegni ai quali saranno invitati i genitori di soggetti Williams e chiunque abbia interesse nei confronti della malattia e dei progressi raggiunti dalla scienza. L’invito sarà rivolto anche a personaggi dello spettacolo e soggetti attivi in ambito sociale al fine di sensibilizzare la società nei confronti della patologia. Si parlerà dell’importanza di una diagnosi precoce, delle terapie dirette ad attenuare le difficoltà psico-cognitive e motorie, delle normative statali previste per tutelare le persone disabili e delle possibilità di inserimento nel tessuto sociale.