Donald Shawo è tenuto ancora in coma farmacologico in attesa del risveglio
Fano, 6 luglio 2024 – “Ho trovato il mio cliente fortemente provato da due notti insonni, molto scosso per quanto accaduto, tumefatto e in una condizione psicologica complessa, perché è chiaramente preoccupato delle condizioni di salute dell’altro soggetto”.
Così l’avvocato Enrico Cipriani ieri mattina al termine dell’udienza di convalida dell’arresto del suo assistito, il 42enne di origine fanese ma residente a Siena, fermato all’alba di mercoledì a Torrette per il tentato omicidio di Donald Shawo, 54enne tecnico informatico.
L’indagato, infatti, avrebbe infierito con dei calci alla testa di Shawo una volta che questo era caduto a terra, al termine di una colluttazione avviata dalla stessa vittima che lo aveva infastidito e poi minacciato di morte, provando a sferrargli anche delle coltellate.
“Avendo assunto la difesa solo stamattina - prosegue Cipriani - ho consigliato al mio assistito di avvalersi della facoltà di non rispondere. Avrà modo poi di chiarire i fatti quando avrò letto gli atti di indagine”.
Il gip ha quindi convalidato l’arresto, non modificando la misura cautelare iniziale dei domiciliari a casa di alcuni parenti, presso i quali il 42enne papà di tre bimbi minori, si trovava in vacanza quando il suo destino ha incrociato quello del fratello del noto avvocato Shawo.
Ieri al Carlino è arrivata una lettera con la descrizione molto dettagliata di quanto è accaduto quella notte. Una narrazione che corrisponde in pieno al racconto fatto agli inquirenti e alla famiglia, dalla donna oggetto di quelle “pesanti” attenzioni di Shawo che l’altra notte hanno scatenato il violento litigio finito con un uomo in manette e l’altro in coma farmacologico.
Di fatto la donna racconta di essere andata in compagnia del 42enne al Four Brothers di Torrette, perché la figlia si trovava in un locale nei paraggi.
Erano “tranquilli e sereni”, poi “mentre il mio compagno va in bagno, arriva in bicicletta Shawo che si siede lì davanti a me”. Shawo fa il guascone, le chiede di bere, lei dice di essere già in compagnia di un altro.
Lui insiste e non se ne va neppure quando il 42enne torna al tavolo. In un primo momento, nonostante non fossero gradite quelle sue attenzioni, la coppia resta seduta a parlare con Shawo. Ma erano visibilmente scocciati. Tanto più che Shawo insiste. “Ti offro una pasticca di Xanax, andiamo a fare sesso tutti e tre insieme, io lo faccio spesso”.
A questo punto Shawo tira fuori il coltello dicendo che ha il porto d’armi… La coppia si alza. “Ma Shawo continuava”. Così il 42enne sbotta e comincia la colluttazione. “A me risulta anche - aggiunge lo zio dell’arrestato - che ha provato a dargli una coltellata alla gola, ma mio nipote l’ha schivato parandosi col braccio. Ci sono i segni”. Intanto ieri mattina Donald Shawo è stato estubato. Ma è tenuto ancora in coma farmacologico in attesa del risveglio, dopo il quale si potranno valutare le sue reali condizioni.