Teatro romano, la promessa di Ilari: "Troverò un architetto internazionale"

L’assessore alle opere pubbliche sta lavorando al progetto per la messa in sicurezza dell’area in via De Amicis "Poi, con un grande professionista, riqualificheremo l’ex filanda Bosone e creeremo il museo della romanità".

Teatro romano, la promessa di Ilari: "Troverò un architetto internazionale"

L’assessore alle opere pubbliche sta lavorando al progetto per la messa in sicurezza dell’area in via De Amicis "Poi, con un grande professionista, riqualificheremo l’ex filanda Bosone e creeremo il museo della romanità".

di Anna Marchetti

Riparte il teatro romano di via De Amicis: il Comune al lavoro sul progetto esecutivo (300mila euro) per la messa in sicurezza dell’area e sulla successiva individuazione dell’architetto, "di fama internazionale", a cui affidare la riqualificazione dell’ex filanda Bosone e la creazione del museo della romanità o museo di Vitruvio. Dopo l’aggiudicazione dei 6 milioni 460mila euro del bando interministeriale (Infrastrutture, Trasporti, Cultura), che risale a dicembre 2023, "non era stato fatto più nulla – chiarisce l’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Ilari – per passare alla fase esecutiva".

"Nei giorni scorsi ho incontrato i funzionari del Provveditorato delle Opere pubbliche di Ancona – racconta Ilari – e ho confermato l’interesse dell’Amministrazione comunale per il progetto del teatro romano. Abbiamo già superato alcune difficoltà di ordine tecnico e il Comune si è impegnato a redigere il progetto esecutivo per la sicurezza dell’ex filanda Bosone". Per prima cosa Ilari ha ottenuto la proroga di un anno dei 300mila euro in scadenza alla fine del 2024. Il secondo obiettivo della giunta Serfilippi è quello di arrivare ad ottenere la gestione diretta del finanziamento da oltre 6 milioni che altrimenti sarebbe in capo al Provveditorato. Ancora tutta da discutere la funzione del nuovo museo della romanità che, secondo l’ex sindaco Massimo Seri, avrebbe dovuto ospitare anche la statua del Lisippo, tanto da pensare di aprire un dialogo con il Getty Museum, dove l’opera ad oggi si trova. Ma Serfilippi seguirà la strada tracciata dal suo predecessore? Lo si capirà nei prossimi mesi.

Va ricordato che la messa in sicurezza dell’ex Filanda (1700 mq) è un passaggio indispensabile sia per consentire l’accesso ai turisti al teatro romano, almeno per vedere gli scavi che si trova nel cortile, sia per proseguire l’indagine archeologica. A questo proposito il consigliere comunale Stefano Marchegaini, che nella scorsa legislatura aveva avuto dal sindaco la delega al teatro romano, aveva parlato "di una delle aree archeologiche più importanti d’Italia con un teatro del diametro di 70 metri e un criptoportico delle dimensioni di un campo da calcio". Mentre sul teatro romano qualche passo in avanti si sta facendo, proprio Marchegiani (oggi consigliere d’opposizione di Azione) richiama l’attenzione su un altro importante edificio storico cittadino: "La Rocca Malatestiana perde pezzi con mattoni che cadono nel fossato. Servono lavori di consolidamento, non solo sul lato della ferrovia, ma anche dalla parte della cosiddetta ‘rocchetta’. Dopo i primi lavori ci si è fermati. E’ ora di rimetterci le mani".