REDAZIONE FANO

"Sulla cultura decide la Pro Loco. La delega dal Comune è totale"

Busca (Psi): "Tutto in mano al terzo settore, ne risente il commercio. Serve politica per rendere Fano attraente"

Tiziano Busca, coordinatore Psi

Tiziano Busca, coordinatore Psi

"È giunto il tempo di prestare al declino della città un’attenzione nuova". Con queste parole il coordinatore provinciale del Partito socialista italiano, Tiziano Busca, invita l’amministrazione comunale a organizzare "una conferenza pubblica sulla cultura e sul Progetto centro storico in cui la qualità della proposta distingua il ruolo delle istituzioni dalla funzione delle associazioni". Lo fa dopo aver letto con attenzione e rammarico il reportage pubblicato ieri dal Carlino che fotografava l’ecatombe delle attività commerciali del centro storico, con 7 negozi chiusi nell’ultima settimana e altri 7 in chiusura nelle prossime.

"Parlando delle vetrine dei negozi chiusi, coperte da fotografie dall’ex assessore Lucarelli - spiega Busca - ho sempre detto che ’la tosse non si nasconde’. Ecco gli effetti. Mi riferivo all’assenza di una politica per la città capace di renderla attraente, competitiva e in grado di attrarre capitali anche nel mondo del commercio. Ma in questo la politica non ha fatto scelte se non quelle di ridurre sempre più gli spazi di socializzazione, invadendo ogni angolo di Fano con sedie e tavoli per bar e pizzerie". Per Busca, le radici della crisi del commercio in centro storico stanno anche nel grande limite della politica fanese di non voler rispondere a questa domanda: "Perché un cittadino deve entrare nel centro storico in assenza di ogni qualificato progetto culturale capace di attirare interesse?"

"A Fano - prosegue - oltre all’occupazione degli spazi è stata consentita l’occupazione della politica culturale della città a soggetti il cui fine, sempre certamente nobile, assomiglia molto alle attività messe in essere nella vicina Pesaro e oggetto in questi giorni di interesse, da parte di tanti organi, non solo della stampa (il riferimento chiaro è all’inchiesta su Opera Maestra e Stella Polare, ndr). A Pesaro, però, il progetto appartiene al Comune e al mondo del volontariato viene affidata solo la gestione".

Per Busca il problema è che a Fano "la delega alla Pro loco è totale, dal progetto alla gestione". Per dirla più chiaramente: "Il calendario delle manifestazioni cultuali di Fano non è fatto dall’amministrazione, ma l’amministrazione comunale raccoglie le indicazioni che diventano il suo progetto culturale. Perché escludendo le attività della Fondazione Teatro e della Fondazione Carifano, tutto ciò che si iscrive nella pagina delle attività ’culturali’ appartiene alla Pro loco o alle associazioni del terzo settore. Quando la politica rinuncia alla sua funzione di visione e di strategia, è naturale che l’assenza di qualità diviene ’sofferenza’ per le attività, anche commerciali, nel contesto del centro storico sempre più assalito per sagre o eventi che non aggiungono nulla allo sforzo degli operatori, che scelgono di animare il centro con la loro attività e non i centri commerciali".