Spettacolo inaspettato al Lido di Fano: un veliero di 14 metri si è avvicinato alla spiaggia, sospinto dalla corrente, per poi incagliarsi nella sabbia ed inclinarsi pericolosamente. Nessuna conseguenza per la persona a bordo, italiano, né per il natante che è stato raddrizzato e trascinato fuori dalla secca da alcune imbarcazioni private ed ora è ormeggiato al porto Marina dei Cesari, in attesa dei controlli prima di riprendere la crociera. "La barca si è incagliata davanti ai quadri del Lido di fronte al Club nautico.
Sembra che sia andato in avaria il motore – racconta Alessandro Furlani di Marina Service e socio del Club nautico tra i primi, con il suo 18 metri, ad andare in soccorso della barca in difficoltà – e che l’ancora non abbia tenuto con la conseguenza che il natante si è spiaggiato. Sono cose che possono capitare".
Insieme a Furlani sono intervenuti altri due soci del Club nautico, Giacomo Giardini e Andrea Marchesini con le loro imbarcazioni. L’operazione di soccorso è iniziata alle 9.30 ed è durata due ore e non è stata semplice. Il veliero prima è stato trascinato ancora inclinato verso le acque più profonde, poi è stato raddrizzato. Sul posto due natanti della Capitaneria di porto, compresa la motovedetta, sia per presentare assistenza alle 2 persone a bordo, che per fortuna non ne hanno avuto bisogno, sia per circoscrivere lo specchio d’acqua ed evitare che curiosi e natanti si avvicinassero. Il veliero inclinato a pochi passi dalla spiaggia del Lido e le operazioni di soccorso sono state seguite passo dopo passo dalla gente in spiaggia, che non ha risparmiato foto , video e commenti. Non era mai accaduto prima che un 14 metri (barca con un albero solo e con randa a ficco e spinaker) si incagliasse a due passi dalla riva.
"Sono stati fortunati – commenta il presidente del Club nautico Piergiorgio Bonazelli – a non finire contro gli scogli sommersi presenti in quell’area". Non è inusuale la presenza di natanti in quel punto della costa. "Proprio nella zona del faro verde – spiega Bonazelli – ormeggiano spesso delle barche per trascorrere la notte". Così deve avere fatto il veliero, ma la mattina quando stavano per ripartire si devono essere accorti dell’avaria. "Una buona conoscenza dell’imbarcazione su cui si naviga – dicono gli esperti – può essere di aiuto nei momenti critici".
E proprio per parlare di come nasce uno yacht e di progettazione navale, questa sera alle 21, il Club nautico ha invitato nella propria sede del Lido il direttore tecnico cantieri navali di Ancona.