REDAZIONE FANO

Streghe e misteri, sopra e sotto la Piazza

Giornate Fai alla scoperta del centro storico: sia davanti al teatro, sia all’Augusteum. E i ragazzi di medie e licei faranno da ciceroni

Un viaggio attraverso le storie e le superstizioni che hanno caratterizzato nei secoli piazza XX Settembre e gli edifici che vi si affacciano. Due giornate da passare sopra e sotto la piazza alla scoperta della sua storia e della sua più segreta bellezza.

Tornano (domani e domenica) le Giornate del Fai di Primavera, l’evento dedicato alla riscoperta del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese che per questa sua 30ª edizione apre ulteriormente alla città due luoghi già all’aperto: l’ex piazza maggiore e l’Augusteum della Memo. "Trenta Primavere sarebbero un momento da festeggiare - sottolinea Anna Siccoli, presidente della delegazione fanese Fai (foto) - se non fosse capitato in un periodo drammatico come questo (il Covid e la guerra in Ucraina, ndr) che ci toglie lo spirito di far festa. Ma non si può arrestare la nostra voglia di trasmettere alle nuove generazioni l’amore per i beni archeologici e naturali: non sono né tempo né fatica sprecate quelle investite in questa difficile organizzazione, perché questi beni resteranno anche dopo di noi".

Saranno 200 ragazzi delle scuole medie e dei licei fanesi, a condurre i partecipanti in questo viaggio alla scoperta ad esempio del "Palazzo Bambini" (che prima di diventare l’attuale sede della Carifano era stato sia Palazzo del Fascio che casa del Partito Comunista) e degli altri angoli che vediamo tutti i giorni ma di cui non conosciamo le peculiarità, che invece non sono sfuggite all’occhio di artisti come Tom Storer, Dario Fo, Bruno D’Arcevia… Ma da raccontare c’è anche la superstizione della stella su cui non passare, in ricordo della strega Giovanna che proprio in quel punto fu data alle fiamme per la sua eresia. "Piazza XX Settembre è al centro della città: oggi sede del mercato, ricca di vita, contornata da case e palazzi di epoche diverse - spiega Rossella Tecchi -. Nel sottosuolo si nascondono reperti antichi, lì dove duemila anni fa si ergevano domus e botteghe romane; questi i risultati di una recente indagine attuata con il georadar. In un angolo sono visitabili i resti di una domus romana e riportati alla memoria vari mosaici ritrovati in loco. In uno strato intermedio, risalente al periodo medievale, un’articolata serie di cunicoli, che si intrecciano e scendono anche al di sotto dello strato romano; è stata evidenziata, poi, una struttura a forma troncoconica… insomma, tutto un mondo ancora da esplorare".

La scoperta della Piazza sopra-sotto prosegue alla Mediateca Montanari che sorge su un importante sito della Fano romana, l’Augusteum di Fanum Fortunae, di cui restano notevoli strutture visibili nei sotterranei. Qui si svolgeranno le proiezioni degli straordinari risultati della recente indagine Georadar che ha permesso di analizzare il sottosuolo della piazza. Le visite, di circa 30 minuti, per gruppi di 15 persone massimo partiranno dal punto accoglienza Fai sotto il loggiato del Teatro della Fortuna sabato dalle 15 alle 18.30 e domenica 10-12.30 e 15-18.30. Se in piazza è necessaria solo la registrazione all’arrivo, per la Memo è obbligatorio prenotarsi sul sito giornatefai.it

Tiziana Petrelli