Strangolò la moglie e tentò il suicidio. Rinviato a giudizio Angelo Sfuggiti

Respinta la richiesta di perizia psichiatrica. Il processo si aprirà il 22 gennaio

Strangolò la moglie e tentò il suicidio. Rinviato a giudizio Angelo Sfuggiti

Respinta la richiesta di perizia psichiatrica. Il processo si aprirà il 22 gennaio

È stato rinviato a giudizio con l’imputazione di omicidio volontario aggravato dal vincolo familiare Angelo Sfuggiti, l’uomo accusato di aver ucciso il 20 novembre 2023 la propria moglie, Rita Talamelli, che da tempo soffriva di problemi psichiatrici. La sua legale, Susi Santi, aveva chiesto per lui l’ammissione a una perizia psichiatrica, sostenendo che fosse incapace di intendere e di volere al momento del delitto di cui è accusato, ma la richiesta è stata rigettata. Il dibattimento si aprirà il prossimo 22 gennaio.

L’omicidio Talamelli avvenne in via Montefeltro, prima periferia di Fano, dove i due coniugi abitavano (foto). Secondo le ricostruzioni, il 71enne avrebbe ucciso la moglie, di 66 anni, strangolandola al termine dell’ennesimo diverbio generato dai problemi mentali di cui la donna soffriva ormai da anni. La dinamica dello strangolamento ha poi trovato riscontro durante l’autopsia. Resosi conto della situazione, Sfuggiti ha in seguito tentato il suicidio ingerendo dei barbiturici, farmaci per la sedazione e l’anestesia usati anche per l’eutanasia, senza riuscirci. Ricoverato in Psichiatria, ha poi ammesso alla propria avvocatessa di aver "fatto una follia".